Carburanti: i prezzi a livelli record, un omicidio senza colpevoli?

- di: Redazione
 
Pensate a chi, percorrendo l'autostrada Varese-Milano, si avvede che la lancetta che segna il livello del carburante è entrata in terreno pericoloso e si accorge che, fermandosi ad una stazione di servizio, il costo della benzina è di 2,7 euro al litro.
Un momento: ma nel prezzo è compreso un mitico panino Camogli o un caffè allo zenzero o un gratta e vinci?
No, solo benzina, che ti deve mettere da solo nel serbatoio, Perché, se dovessi pensare di chiedere di farlo ad un inserviente, beh, allora o ipotechi la casa, o guardi con interesse al mercato degli organi oppure prendi appuntamento con quell'impiegato della tua banca che ti offre sempre prestiti, non certo gratis.

Carburanti: i prezzi a livelli record, un omicidio senza colpevoli?

Un caso limite, che però lo è fino ad un certo punto, essendo conseguenza di una dinamica dei prezzi che, chiuso il capitolo di quello imposto dal potere politico, è frutto del libero mercato. Che poi sia veramente libero e non sia, invece, effetto di accordi sottobanco e ammiccamenti tra le varie compagnie lo sospettano in tanti.
Fatto sta che, ogni maledetta estate (verrebbe quasi da dire parafrasando il titolo italiano di un film con Al Pacino) l'automobilista medio, quando s'accosta alla colonnina, soffre di attacchi di panico, perfettamente giustificati.

Ma se quello della stazione di servizio sulla Varese-Milano può apparire follia, basta sentire quel che ha detto il gestore: io sono costretto a mettere quel prezzo perché quello che mi chiede la compagnia supera la media. Sarà anche così, però, intanto il prezzo medio della benzina super si aggira sui due euro al litro. Solo un paio di giorni fa, secondo il ministero delle Imprese e del Made in Italy, il prezzo medio al litro per il self in autostrada era di 2,015 euro al litro, il gasolio self, sempre in autostrada era a 1,921 euro.

Non c'è che dire: un bagno di sangue per gli automobilisti. Ma chi pensa che ancora paghiamo le conseguenze della guerra scatenata dalla Russia in Ucraina si ricreda, e in fretta. Perché esattamente un anno fa (quando la guerra di Putin era scoppiata da pochi mesi e l'Occidente pagava all'aggressore a caro pezzo il petrolio, così come il gas) il prezzo della benzina 'fai da te' in autostrada era in media di 1,979 euro al litro; il gasolio al self service costava 1,962 litro. Oggi la ''verde'' in autostrada costa, come detto, 2,015 euro, mentre per il diesel bisogna mettere in conto 1,921 euro al litro. Facendo questi riferimenti bisogna, comunque, ricordare che un anno fa c'era lo sconto di 30 centesimi al litro sulle accise. Ahinoi, oggi un ricordo, forse perché c'è chi pensa che alla fine qualcuno dovrà pure guadagnarsi.

Da parte nostra, ci limitiamo a riferire quanto sostenuto da Assoutenti, secondo cui, se questa situazione del prezzo della benzina dovesse protrarsi fino al controesodo, nelle tasche dello Stato entreranno 2,27 miliardi di euro, tra le accise e Iva. Alla faccia dei cartelli con i prezzi medi la cui esibizione è stata imposta ai gestori degli impianti e che si stanno dimostrando assolutamente inutili.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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