Canada: inviava in tutto il mondo dei kit per suicidio, forse 120 i morti

- di: Redazione
 
Si chiama Kenneth Law e, secondo la polizia di Montreal, nel tempo avrebbe spedito in tutto il mondo dei kit per il suicidio assistito, a base di nitrito di sodio.
Law, già sotto processo a Toronto, è ora al centro delle indagini della polizia della metropoli del Quebec, che sta cercando di accertare quanto estesa fosse la rete di ''corrispondenti'' di Law, su cui ha appuntato la sua attenzione anche la giustizia neozelandese. Law, arrestato lo scorso maggio a Peel (in Ontario), è sospettato di aver venduto online nitrito di sodio (sostanza che può essere letale se consumata in dosi elevate) online, in Canada e in più di 40 altri Paesi, secondo quanto ha scritto, in una nota, la polizia di Montreal. Altre indagini sono state avviate in Saskatchewan e British Columbia, altre due province del Canada.

Canada: inviava in tutto il mondo dei kit per suicidio, forse 120 i morti

Da parte sua, anche gli investigatori britannici indagano sulla morte di 88 persone che avrebbero acquistato sostanze mortali su Internet. Kenneth Law avrebbe inviato 1.200 pacchi in 40 Paesi, secondo le autorità canadesi. Per cercare di definire l'ampiezza della attività di Law, la polizia montrealese ha chiesto la collaborazione della popolazione, poiché è possibile che i kit presumibilmente inviati da Law e recanti come mittenti vari nomi di società (come Academic/ ACademic, Escape Mode/escMode, Imtime Cuisine, AmbuCA e ICemac) , contengano nitrito di sodio. Una donna dell'Ontario, Kim Prosser, è convinta che la morte per suicidio del figlio adolescente sia da mettere in relazione ad un kit inviato proprio da Law.

Il ragazzo, Ashtyn, di 19 anni, era un brillante studente che, diplomatosi col massimo dei voti, si era trasferito a Toronto per frequentare l'Università. Ma l'isolamento causato dalla pandemia lo aveva frustrato, portandolo ad abbandonare l'università a causa dello stato di prostrazione, che lo aveva anche posto all'attenzione dei servizi di igiene mentale. Ma, nei giorni di attesa prima di essere ammesso all'assistenza, il ragazzo si tolse la vita con un micidiale cocktail di sostanze nocive, ordinate in rete e che si sospetta gli siano state inviate proprio da Law, che è un ingegnere ed ex chef. Ora l'uomo è accusato formalmente di favoreggiamento al suicidio vendendo online cappucci, maschere e concentrazioni mortali di nitrito di sodio.

"Abbiamo informazioni che suggeriscono che i kit sono stati venduti ai residenti di Saskatoon e che una persona, che si ritiene avesse ricevuto un kit, è morta", ha detto il portavoce della polizia di Saskatoon Joshua Grella.
Il servizio di polizia di Calgary afferma di essere in attesa dei risultati finali dell'autopsia in due indagini su morte improvvisa, che secondo loro "potrebbero avere collegamenti con un'indagine in corso condotta dalla polizia regionale di Peel".
E in British Columbia, l'Rcmp (le Giubbe rosse, la polizia federale canadese) ha dichiarato che sta indagando su sei decessi, incluso uno in cui una madre si era lamentata dei suoi avvertimenti nel 2021 caduti nel vuoto.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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