Brunetta: "La Pubblica Amministrazione non può sprecare l'occasione del PNRR"

- di: Daniele Minuti
 
Il comparto della Pubblica Amministrazione è uno degli obiettivi su cui si concentrano maggiormente le attenzioni delle riforme contenute nel  Piano nazionale di Ripresa e Resilienza presentato al Consiglio dei Ministri, che punta a un programma di investimento sulle persone che metta al centro le competenze in modo da ridisegnare il lavoro pubblico seguendo i dettami di Next Generation Eu migliorando anche i servizi a disposizione di cittadini e imprese.

Tra fondi provenienti dal PNRR e strutturali ci sarà a disposizione una cifra di circa 1,67 miliardi di euro che saranno indirizzati lungo tre direttrici primarie: l'accesso, legata quindi al processo del reclutamento; la buona amministrazione, che si concentra sui processi di digitalizzazione e semplificazione delle operazioni; le competenze, il cui focus si sposta sui lavoratori e sul progresso dei loro profili professionali, delle loro carriere e della loro formazione.

Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione, ha prima spiegato tali concetti con un messaggio sul suo profilo Twitter per poi commentare: "Il PNRR è il più grande piano economico del periodo repubblicano, per dimensioni e qualità del progetto non ha nulla da invidiare al Piano Marshall, il programma di recupero che diede sostegno alla ricostruzione dell'Europa dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di un'opera di grande complessità e concretezza, siamo grati al Governo che ci ha preceduto per aver dato il via a questo percorso ma il nuovo PNRR è un forte passo in avanti".

"Il Piano riconosce alla PA il ruolo di architrave per la ripresa dell'Italia"
- conclude Brunetta - "il tempo della Pubblica Amministrazione come amministratore è finito, come quello del posto fisso come rendita di posizione: abbiamo bisogno di civil servant motivati, valorizzati e ben pagati per scongiurare il pericolo di un blocco che resista a qualsiasi tipo di riforma. Qualificare, semplificare e digitalizzare: adesso è possibile, non dobbiamo sprecare quest'occasione irripetibile".
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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