Borse: i mercati asiatici scivolano, mentre salgono i timori di recessione in America

- di: Redazione
 
Le azioni asiatiche hanno subito perdite, nella seduta di oggi, con i mercati cinesi che hanno registrato moderati arretramenti alla riapertura, dopo una settimana di chiusura per festività (oggi non hanno lavorato, per lo stesso motivo, quelli di Tokyo, Taiwan e Seul). I ribassi sulle borse asiatiche hanno seguito il fine settimana negativo a Wall Street, in cui sono estese le preoccupazioni: un rapporto sullo stato del mercato del lavoro negli Stati Uniti - reso noto venerdì e che ha testimoniato un numero di assunzioni superiore alle previsioni - potrebbe indurre la Federal Reserve a ritenere che l'economia non ha rallentato abbastanza da tenere sotto controllo l'inflazione. Ciò potrebbe significare aumenti ancora più consistenti dei tassi, rendendo più probabile una recessione.

Borse: cadono i mercati asiatici, si teme la recessione in America

Il rapporto del governo ha evidenziato che i datori di lavoro, il mese scorso, hanno assunto più di quanto gli economisti si aspettassero. I datori di lavoro hanno aggiunto 263.000 posti in settembre. Un rallentamento rispetto al ritmo di assunzione di 315.000 a luglio, ma è ancora più dei 250.000 che gli economisti si aspettavano.

Ora l'attesa è tutta rivolta sul rapporto sui prezzi al consumo negli Stati Uniti che sarà reso noto giovedì e agli ultimi aggiornamenti su come le aziende stanno affrontando prezzi più alti e aumenti dei tassi di interesse.
L'Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2,5% a 17.298,32, mentre l'indice Shanghai Composite ha perso lo 0,4% a 3.012,58. Il SET di Bangkok ha perso lo 0,6% e l'indiano Sensex ha ceduto l'1,2%.
Venerdì, l'S &P 500 è sceso del 2,8% a 3.639,66. L'indice, nella settimana, ha registrato un ''saldo'' positivo dell'1,5% il suo primo guadagno settimanale in un mese settimane. Il Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,1% a 29.296,79. Il Nasdaq è crollato del 3,8% a 10.652,40. L'indice Russell 2000 è sceso del 2,9%, a 1.702,15.

Il petrolio greggio, nel frattempo, ha avuto il suo più grande guadagno settimanale da marzo. Il greggio statunitense di riferimento è balzato del 4,7%, attestandosi a 92,64 dollari al barile venerdì. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è aumentato del 3,7% attestandosi a 97,92 dollari.
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