Non c’è stato alcun click day per il bonus psicologo 2025. La data del 25 luglio, circolata nelle scorse settimane come possibile apertura della piattaforma INPS per l’invio delle domande, non era mai stata ufficializzata da nessun atto normativo. A chiarirlo, con una nota diffusa nella giornata di ieri, è stato il Ministero della Salute, che ha confermato come il decreto interministeriale necessario per attivare la misura sia ancora in fase di registrazione presso la Corte dei Conti. Solo una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’INPS potrà procedere con la definizione del calendario e delle istruzioni operative.
Bonus psicologo 2025, ancora nessun click day. Slitta tutto in attesa del decreto attuativo
A mancare, dunque, non è solo una data certa: senza decreto attuativo non si può aprire la finestra per le domande, né stabilire i requisiti tecnici e temporali del click day. L’INPS, infatti, dovrà pubblicare una circolare esplicativa almeno trenta giorni prima dell’avvio della procedura, con indicazioni precise sui termini e le modalità di accesso. Il Ministero della Salute ha fatto sapere che un confronto operativo è già in programma per individuare, di concerto con l’ente previdenziale, un periodo che garantisca il più ampio accesso possibile e il rispetto dei criteri di equità previsti dalla normativa vigente.
Il nodo delle risorse disponibili
Per il 2025 sono stati stanziati 9,5 milioni di euro, la stessa cifra prevista anche per il 2027, con leggere variazioni negli anni intermedi. Secondo le stime, tuttavia, questi fondi copriranno solo una minima parte delle potenziali domande: su oltre 400mila richieste attese, ne verranno soddisfatte circa 6.300. Un rapporto, questo, che ha già generato diverse critiche da parte degli utenti e degli stessi professionisti del settore, che lamentano la sproporzione tra la platea degli aventi diritto e le risorse realmente disponibili. Il rischio, come già avvenuto nelle precedenti edizioni, è che l’intero plafond si esaurisca in pochi minuti.
Importi differenziati in base all’ISEE
I requisiti per accedere al bonus psicologo restano quelli già noti: è necessario essere residenti in Italia, avere un ISEE inferiore a 50.000 euro e disporre di SPID, CIE o CNS per l’accesso ai servizi INPS. Gli importi riconosciuti variano in base alla fascia ISEE: fino a 15.000 euro si potrà ricevere un massimo di 1.500 euro, da 15.000 a 30.000 euro si avranno 1.000 euro, mentre nella fascia 30.000-50.000 euro il bonus sarà di 500 euro. Ogni seduta verrà rimborsata fino a un massimo di 50 euro, e sarà possibile presentare domanda anche per figli minorenni.
Una proposta di legge popolare per potenziare la misura
La scarsità delle risorse ha riacceso anche il dibattito politico e sociale sulla necessità di strutturare in modo più solido il diritto al benessere psicologico. L’associazione Pubblica ha lanciato la campagna “Diritto a stare bene”, con l’obiettivo di raccogliere firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare che chieda di finanziare integralmente tutte le richieste valide di accesso al bonus. L’intento è trasformare il sostegno psicologico da misura straordinaria e parziale a intervento strutturale nel sistema sanitario nazionale. Le firme sono in corso di raccolta e verranno depositate in autunno.
Nessun rinvio, solo attesa
Il click day del 25 luglio non è stato rinviato, perché di fatto non era mai stato fissato. Solo una volta pubblicato il decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale, l’INPS potrà comunicare la data ufficiale di apertura della piattaforma, garantendo un preavviso minimo di trenta giorni. Nel frattempo, il consiglio per chi intende fare domanda resta quello di aggiornare il proprio ISEE e dotarsi delle credenziali digitali necessarie. Il click day, con ogni probabilità, si terrà tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, ma solo le comunicazioni istituzionali potranno sciogliere definitivamente le incertezze.