Bonus animali domestici 2025: le nuove detrazioni per le spese veterinarie

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 

Con l’arrivo del nuovo anno, le famiglie italiane che convivono con animali domestici potranno usufruire di agevolazioni fiscali più ampie sulle spese veterinarie. Il Bonus animali domestici 2025, confermato dalla Legge di Bilancio, introduce alcune novità rispetto agli anni precedenti, aumentando le detrazioni e ampliando la platea dei beneficiari. Una misura che risponde alla crescente attenzione verso il benessere degli animali e al peso economico che la loro cura comporta per molte famiglie.

Bonus animali domestici 2025: le nuove detrazioni per le spese veterinarie

Il provvedimento prevede una detrazione fiscale del 19% sulle spese veterinarie sostenute per la cura di cani, gatti e altri animali da compagnia, fino a un tetto massimo di 550 euro. Rispetto agli anni scorsi, l'importo massimo detraibile è stato incrementato di 50 euro, segnando un passo in avanti nella tutela del rapporto tra proprietari e amici a quattro zampe. Tuttavia, resta confermata la franchigia di 129,11 euro, sotto la quale non si ha diritto alla detrazione.

L’agevolazione copre una vasta gamma di spese, tra cui visite veterinarie, interventi chirurgici, esami diagnostici e l’acquisto di farmaci prescritti. Restano escluse, invece, le spese per alimentazione e prodotti non strettamente legati a trattamenti sanitari.

I requisiti per ottenere il bonus
Per poter beneficiare della detrazione, è necessario che le spese siano documentate con fattura elettronica o scontrino parlante, su cui deve essere riportato il codice fiscale del proprietario dell’animale. Inoltre, il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili, come carte di credito, bancomat o bonifici bancari, in linea con le recenti disposizioni fiscali che mirano a contrastare l’evasione.

Un altro requisito fondamentale è che l’animale sia regolarmente registrato all’Anagrafe degli Animali d’Affezione, per i cani, o che ne sia comprovata la presenza attraverso fatture o documenti fiscali, nel caso di gatti o altri animali domestici non soggetti a obbligo di registrazione.

Come richiedere le detrazioni
La detrazione sarà applicabile in sede di dichiarazione dei redditi, tramite Modello 730 o Redditi PF, nella sezione dedicata alle spese sanitarie. Il contribuente dovrà conservare tutta la documentazione attestante le spese sostenute, da esibire in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. È consigliabile, inoltre, verificare la corretta compilazione dei documenti da parte del veterinario, in particolare per quanto riguarda i dati anagrafici e il dettaglio delle prestazioni erogate.

La crescita delle spese veterinarie in Italia
Secondo le associazioni di settore, il numero di famiglie italiane che si prendono cura di un animale domestico è in costante aumento, con una spesa media annua che supera i 1.000 euro per cure veterinarie e medicinali. Il bonus rappresenta dunque un sostegno concreto per i proprietari, che spesso si trovano a dover affrontare costi significativi per garantire la salute dei propri animali.

Le reazioni delle associazioni animaliste
Le principali associazioni animaliste hanno accolto con favore l’incremento della detrazione, pur sottolineando come l’importo massimo detraibile rimanga ancora inferiore rispetto ai reali costi sostenuti dalle famiglie. L’ENPA e la LAV hanno richiesto un ulteriore ampliamento della misura, proponendo una detrazione più elevata e una maggiore inclusione di spese non strettamente sanitarie, come quelle per l’educazione e il benessere psicofisico degli animali.

Prospettive future
Il governo non esclude ulteriori interventi a favore dei proprietari di animali domestici nel corso dell'anno, con l'obiettivo di incentivare comportamenti responsabili e ridurre il fenomeno dell’abbandono. In discussione vi è anche la possibilità di agevolazioni specifiche per le famiglie a basso reddito, attraverso voucher dedicati all’acquisto di medicinali veterinari.

L’introduzione del Bonus animali domestici 2025 segna dunque un passo avanti nella tutela del benessere animale, riconoscendo il ruolo sempre più centrale degli animali nelle famiglie italiane e l’importanza di una loro corretta gestione sanitaria.

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