Previsioni Bankitalia: "Ripresa graduale di investimenti e consumi"

- di: Giuseppe Castellini
 
“Secondo i nostri sondaggi, le imprese programmano di riprendere gli investimenti nella restante parte dell’anno. Le famiglie intervistate dalla Banca d’Italia indicano una graduale ripresa delle intenzioni di consumo, ma la propensione al risparmio resta elevata; la maggior parte del risparmio accumulato nel 2020, che è concentrato tra le famiglie meno colpite dagli effetti della pandemia, non verrebbe spesa nel corso di quest’anno”.
Così la Banca d’Italia nel Bollettino economico con cui monitora l’attività economica e del credito. In sostanza, si prospetta una ripresa graduale di investimenti e consumi, però frenata dall’orientamento delle famiglie – quelle che hanno meno subito, o non hanno subito affatto, le conseguenze meno pesanti della pandemia - che hanno accumulato risparmio nel 2020 di spendere solo una parte di questo risparmio nel 2021.

Bankitalia, inoltre, evidenzia che in Italia si conferma la resilienza dell’economia, ma pesa l’aumento dei contagi. “Nel quarto trimestre del 2020 - afferma il Bollettino economico di Via Nazionale - la caduta del prodotto, benché significativa, è stata inferiore alle attese. In base agli indicatori disponibili, nei primi tre mesi dell’anno in corso l’attività economica sarebbe rimasta pressoché stabile: a un rafforzamento nell’industria si accompagna un andamento ancora debole nei servizi. Queste stime restano soggette a elevata incertezza, connessa agli impatti della pandemia”.
Gli scambi con l’estero hanno recuperato. Nel quarto trimestre del 2020 le esportazioni italiane di beni sono cresciute in linea con il commercio mondiale, riportandosi su livelli di poco inferiori a quelli precedenti la pandemia, compensando la caduta dei flussi turistici internazionali, che si sono di nuovo ridotti dopo il recupero dei mesi estivi. Si è rafforzata la domanda estera di titoli italiani; a seguito del surplus di parte corrente, è aumentata la posizione creditoria netta sull’estero dell’Italia.

Sul fronte dell’occupazione, sono diminuite le ore lavorate ma sono cresciuti gli occupati: “Con le misure di distanziamento sociale decise in autunno, le ore lavorate nell’ultimo trimestre del 2020 sono tornate a contrarsi ed è aumentato il ricorso agli strumenti di integrazione salariale; la richiesta è stata tuttavia assai minore rispetto alla prima ondata pandemica. Il numero degli occupati è salito, ma resta lontano dal livello precedente la crisi sanitaria. Nei primi due mesi dell’anno in corso le posizioni lavorative alle dipendenze sono rimaste stabili. Le condizioni del mercato del lavoro suggeriscono che la dinamica dei salari resti contenuta nei prossimi mesi.

Quanto alla variazione dei prezzi al consumo, che era stata negativa negli ultimi mesi del 2020, si è portata allo 0,6 per cento in marzo. Sulla dinamica ha influito l’andamento dei prezzi energetici. L’inflazione di fondo è tornata su valori più contenuti, dopo che nei primi due mesi dell’anno aveva risentito del posticipo dei saldi stagionali. Le pressioni all’origine sui prezzi sono modeste; le famiglie e le imprese hanno rivisto al rialzo le attese di inflazione, che tuttavia restano su valori bassi.
Le condizioni dei mercati finanziari continuano a essere distese. La spinta al rialzo sui rendimenti dei titoli di Stato italiani proveniente dai mercati degli Stati Uniti è stata contrastata dalle decisioni prese dal Consiglio direttivo della Bce e dalla riduzione del premio per il rischio sovrano. Il credito alle imprese seguita a espandersi a un ritmo solido, riflettendo soprattutto una domanda ancora elevata di prestiti garantiti. Le condizioni di offerta sono accomodanti.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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