Banca Ifis, l’industria italiana della bicicletta a 2 miliardi di fatturato

- di: Redazione
 

''La bicicletta rappresenta la sintesi perfetta di innovazione, tecnologia, benessere delle persone e prosperità delle imprese e dei territori. In una parola, la bicicletta è sostenibilità, economica e sociale. È questo il motivo per cui abbiamo voluto proporre la terza edizione di 'Ecosistema della Bicicletta', l’osservatorio del nostro Ufficio Studi che, ogni anno, offre una prospettiva originale su un settore che si conferma vivace traino della nostra economia e veicolo di promozione dei nostri territori. Come Banca da quarant’anni a servizio delle Pmi italiane, siamo perfettamente consapevoli dell’importanza di un settore, quale quello della produzione di biciclette, che genera sempre più impatti positivi sull'ambiente, le persone e le comunità'': bastano queste poche frasi di Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, per capire motivazioni e obiettivi dell'impegno che la challenger bank mestrina spende, oramai da molti anni, nell'industria italiana delle biciclette e della componentistica, un settore dove il ''made in Italy'' è universalmente apprezzato. 

Banca Ifis, l’industria italiana della bicicletta a 2 miliardi di fatturato

Questo impegno si è tradotto, ormai per il terzo anno, dall'elaborazione del rapporto sull' ''Ecosistema della bicicletta'', sviluppato da Banca Ifis e che fotografa l'andamento e le prospettive di uno dei settori protagonisti della transizione sostenibile. Un segmento dell'industria nazionale che gode di ottima salute, come si evince leggendo il rapporto, che lo scorso anno ha visto i ricavi dei produttori italiani di biciclette e di componentistica crescere del +10% raggiungendo per la prima volta la storica soglia dei due miliardi di euro. L’Italia, quindi, si conferma leader tra i produttori europei di biciclette con un outlook positivo anche per il 2023, quando i ricavi del settore sono attesi ad una ulteriore crescita di 6 punti percentuali.

Questo nuovo e consistente balzo ha, alla base, tre ''fattori principali'', secondo il rapporto di Banca Ifis (presentato a Cesena, in occasione dell'Oscar Italiano del Cicloturismo 2023'', di cui l'istituto del presidente Fürstenberg Fassio è partner ufficiale per il secondo anno consecutivo), che sui temi della sostenibilità è capofila tra gli istituti di credito italiani. Innanzitutto la ricerca di una mobilità sempre più sostenibile da parte dei cittadini; quindi, l’aumento del consenso per il cicloturismo, grazie anche ai tanti progetti introdotti a livello territoriale; infine, e la forte accelerazione della produzione di ebike.

L’incremento del fatturato è andato di pari passo con l’aumento della redditività, con la filiera di produzione che ha saputo compensare l’impatto dell’inflazione sui costi di produzione. Su questo i dati economici del settore sono chiarissimi: l'Ebitda è passato dal 6% del 2020 al 11% del 2022; il Roe è cresciuto dal 6,4% del 2020 al 13% del 2022. 

Il valore della bilancia commerciale del settore si mantiene positivo e cresce del 28% grazie al cambio di mix di prodotto verso modelli ad alto valore aggiunto. In particolare, è significativo il dato relativo alla produzione di e-bike che, con una crescita media annua tra il 2019 e il 2022 del +21,3%, ha compensato il calo di quelle meccaniche (-3,1%).

Tra le voci fortemente positive c'è quella dell'export, che nel 2022, questo si è attestato al 21% del fatturato con un outlook in crescita di ulteriori due punti percentuali nel 2023. Dal punto di vista dello localizzazione delle industrie, il Nord Italia concentra circa l’80% della produzione e ben il 92% del fatturato. Maggiormente diversificata è invece la presenza: al Nord si concentrano il 56% delle imprese, mentre il restante 44% è ben distribuito nel resto del Paese.

Così come nel resto della macchina produttiva del Paese, anche l'industria delle biciclette ha dovuto fare i conti con l'inflazione che, lo scorso anno, ha fortemente impattato sulla catena dei costi. Anche se le imprese sono tuttavia riuscite a compensare l’aumento dell’inflazione grazie all’incremento dei prezzi dei prodotti finiti e all’aumento degli accordi strategici con la filiera di riferimento.

Per quanto riguarda il 2023, il rapporto “Ecosistema della Bicicletta” elaborato da Banca Ifis conferma un outlook positivo di ulteriore crescita. In particolare, il fatturato è rivisto al rialzo di un ulteriore 6% nel 2023.

A trainare il settore saranno soprattutto i piani dei produttori che prevedono una forte accelerazione in cinque macrocategorie:

  • tecnologia digitale;
  • formazione del personale;
  • ricerca e sviluppo;
  • risparmio energetico;
  • sostenibilità.

Peraltro, per quest'anno, le imprese produttrici si sono dichiarate intenzionate a ridurre le importazioni di prodotti semi-lavorati e di componentistica, una scelta che dovrebbe favorire la polarizzazione del “Made in Italy” aumentando la qualità dei prodotti.

Sempre in tema di sostenibilità, nel rapporto elaborato da Banca Ifis si evidenzia come nel 2022 il cicloturismo si sia imposto come uno dei fattori incentivanti lo sviluppo dell’ecosistema italiano della bicicletta. Che, ad esempio, lo scorso anno è stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di turisti in Italia, 1,9 milioni dei quali si sono dichiarati veri e propri cicloturisti. Questo particolare segmento, oltre alle ricadute sull'ambiente, si è concretizzato in 7,4 miliardi di euro di spesa di cui, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività leisure (0,3 miliardi).

L’outlook del cicloturismo rimane positivo anche nel 2023: il rapporto ''Ecosistema della Bicicletta'' evidenzia come i ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo siano attesi in crescita del +15%, grazie al traino dell'aumento della produzione di ebike, delle ciclovie e dell’organizzazione dei tour di gruppo.

Tra i vari comparti della produzione italiana di biciclette, l’ebike rappresenta quello a maggior tasso di crescita. Nel rapporto di Banca Ifis si legge, infatti, che nel triennio 2019-22 il tasso di crescita medio della produzione di ebike in Italia è stato del +21%.  Anche il comparto italiano della produzione di ebike conferma un outlook positivo per il 2023 e, più in generale, per il prossimo quinquennio nel quale si stima che il fatturato del mercato mondiale crescerà ad un tasso medio del 15,4% annuo. A trainare il settore saranno soprattutto gli investimenti in tecnologia e, in particolare, nel battery management system e nella connettività col 5G.

E la crescita dell’ebike, infine, è testimoniata anche dai dati commerciali di Banca Ifis. A marzo scorso, infatti, la Banca ha lanciato la prima soluzione di leasing dedicata agli operatori dell’ospitalità interessati a mettere a disposizione dei propri clienti flotte di ebike per le vacanze. Un prodotto che guarda con attenzione alla filiera italiana e che dai primi riscontri sta ottenendo grande interesse da parte delle nostre pmi.

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