A Roma i riconoscimenti a Mario Draghi e Zanny Minton Beddoes. Nell’evento dell’Associazione Guido Carli, con il patrocinio di Banca Ifis, il Premio rafforza la sua missione culturale e investe concretamente sui giovani.
(Foto: Mario Draghi premiato da Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis).
In un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche, rallentamenti economici e trasformazioni tecnologiche profonde, il Premio Bancor 2025 sceglie di andare controcorrente: meno slogan, più sostanza. Al centro dell’edizione c’è Banca Ifis, che con il proprio patrocinio conferma una visione precisa del ruolo della finanza nella società: sostenere la qualità delle istituzioni e dell’informazione come pilastri della democrazia economica.
Banca Ifis, un patrocinio che diventa visione
Il sostegno di Banca Ifis al Premio Bancor non si esaurisce in una presenza formale. È una scelta culturale che lega il mondo bancario a quello della riflessione pubblica, in un momento storico in cui la distanza tra decisioni economiche e percezione dei cittadini rischia di ampliarsi.
La banca guidata da Ernesto Fürstenberg Fassio si colloca così come attore attivo nel promuovere un ecosistema in cui trasparenza, competenza e responsabilità tornano ad avere un peso centrale. Non a caso, il Premio nasce e cresce in dialogo con l’Associazione Guido Carli, nel segno di una tradizione che ha sempre intrecciato finanza, politica economica e informazione.
Mario Draghi e il Premio per l’economia
Il Premio Bancor 2025 per l’economia viene conferito a Mario Draghi, figura che più di altre incarna la capacità di trasformare l’analisi in decisione. Dalla guida della Banca centrale europea alla presidenza del Consiglio, Draghi ha rappresentato una costante: l’idea che la credibilità sia la vera infrastruttura dei mercati.
La giuria ha voluto riconoscere la sua abilità nel favorire la cooperazione tra Stati e attori economici, in anni in cui la frammentazione sembrava la traiettoria inevitabile. Un riconoscimento che assume un valore particolare alla luce del dibattito europeo sulla competitività e sugli investimenti strategici, temi su cui l’impronta draghiana continua a essere un riferimento.
La laudatio di Fabio Panetta: continuità istituzionale
A rendere ancora più denso il significato del Premio è stata la laudatio di Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia. Un passaggio che non è solo simbolico: racconta una continuità di metodo tra generazioni di decisori pubblici, fondata su rigore analitico e senso della misura.
In una fase in cui la politica monetaria e quella fiscale sono spesso al centro di polemiche semplificate, il dialogo tra Draghi e Panetta restituisce l’immagine di istituzioni che parlano poco ma incidono molto.
Zanny Minton Beddoes e il Premio per il giornalismo
Accanto all’economia, il Premio Bancor 2025 valorizza il ruolo dell’informazione assegnando il riconoscimento per il giornalismo a Zanny Minton Beddoes, direttrice di The Economist. Una scelta che sottolinea l’importanza di un giornalismo capace di maneggiare dati complessi senza perdere chiarezza.
Sotto la sua direzione, la storica testata britannica ha rafforzato il proprio posizionamento globale, mantenendo una linea editoriale basata su analisi, verifica e indipendenza. In un’epoca dominata dalla velocità e dall’opinione, il premio ribadisce che la profondità resta un valore competitivo.
Le Borse Bancor: il contributo più concreto di Banca Ifis
La vera novità dell’edizione 2025 è però l’annuncio delle Borse Bancor. Sei tirocini retribuiti, della durata compresa tra tre e sei mesi, destinati a neolaureati che vogliono specializzarsi nel giornalismo economico.
Il progetto, sostenuto dal patrocinio di Banca Ifis e realizzato in collaborazione con Gruppo 24 ORE, Class Editori e Sky TG24, rappresenta un investimento diretto sul capitale umano. Non un premio simbolico, ma un’opportunità reale per entrare nelle redazioni che raccontano ogni giorno economia, mercati e imprese.
In un settore spesso segnato da precarietà e accessi informali, le Borse Bancor introducono un principio chiaro: il merito va sostenuto anche economicamente.
Le parole di Ernesto Fürstenberg Fassio
Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, ha sottolineato come l’esempio di Mario Draghi rappresenti una bussola in un mondo attraversato da tensioni crescenti. Ma ha anche evidenziato un punto cruciale: senza un’informazione economica solida, anche le migliori politiche rischiano di essere fraintese.
Da qui la scelta di sostenere le Borse Bancor, con l’obiettivo di incoraggiare una nuova generazione di giornalisti capaci di raccontare l’economia con equilibrio, competenza e senso critico.
Il significato di “Bancor”, ieri e oggi
Il nome del Premio richiama la proposta di John Maynard Keynes del 1944: una valuta sovranazionale pensata per garantire stabilità e cooperazione. Un’utopia rimasta irrealizzata, ma carica di significato.
In Italia, “Bancor” è stato anche uno pseudonimo giornalistico dietro cui si celavano Guido Carli ed Eugenio Scalfari. Un ponte tra analisi economica e scrittura, che oggi rivive nello spirito del Premio.
Un albo d’oro che guarda lontano
Con Mario Draghi, il Premio Bancor per l’economia aggiunge un nuovo nome a una lista che comprende Mervyn King, Larry Summers e Raghuram Rajan. Sul fronte giornalistico, dopo Francine Lacqua, arriva Zanny Minton Beddoes.
La traiettoria è chiara: riconoscere chi ha contribuito, ciascuno nel proprio ambito, a rendere il dibattito economico più solido e meno rumoroso.