Banca Generali

 
Gian Maria Mossa, CEO


L’esercizio 2019 chiude con un utile di €272,1 milioni (+51%), il risultato migliore nella storia della Banca

 

Crescita, diversificazione e mercati portano l’utile di Banca Generali al miglior risultato di sempre. Il bilancio consolidato 2019 della Banca, approvato dal Cda riunitosi sotto la presidenza di Giancarlo Fancel, vede infatti l’utile volare a 272,1 milioni di euro (+51%), appunto il risultato migliore nella storia. Tale risultato ha certamente beneficiato di un contesto più favorevole dei mercati finanziari internazionali durante lo scorso anno, ma ha anche registrato una significativa crescita della componente ricorrente (150 milioni di euro, +12.7% l’utile ‘core’), supportata dalla forte e continua espansione dimensionale (69 miliardi di euro le masse, +20%), così come dalle molteplici iniziative nella diversificazione dei prodotti e dei servizi.
Tutti gli indicatori mostrano una crescita molto robusta, confermando la velocità nel trend di marcia del Gruppo per centrare gli obiettivi di crescita del Piano triennale che, ricordiamo, puntano ad uno sviluppo sostenibile e sempre più diversificato nelle sue componenti. Il margine di intermediazione aumenta del 29% a 578 milioni di euro, il margine finanziario si attesta a 88,2 milioni, in crescita del 4,9%, le commissioni lorde salgono del 18,8% a 881 milioni, i ratios patrimoniali a fine periodo si confermano molto solidi, su livelli ampiamente superiori ai requisiti richiesti dalle autorità bancarie: il Cet1 ratio si attesta al 14,6% e il Total capital ratio (Tcr) al 16,1%. Il risultato sui ratios di capitale è tanto più positivo in considerazione del fatto che la Banca ha deciso di distribuire il 79% e alla luce dell’assorbimento di alcune voci di carattere straordinario. Infine, salgono ancora gli indicatori di liquidità della banca: Lcr-liquidity coverage ratio al 441% (dal 393% nel 2018) e il Nsfr-Net stable funding ratio a 216% (da 197% nel 2018).
Ottimi dati anche sulle masse, che al 31 dicembre 2019 raggiungono un nuovo massimo a 69 miliardi di euro (+20%), con la crescita che ha beneficiato del forte incremento delle nuova raccolta (5,1 miliardi nell’anno) e all’effetto positivo della performance dei mercati (4,2 miliardi), a cui si è aggiunto il contributo di 2,2 miliardi dal consolidamento delle neo-acquisite Nextam partners e Valeur in Svizzera. Va anche segnalato che le masse che hanno sottoscritto il servizio di consulenza evoluta Bgpa hanno raggiunto i 4,7 miliardi (+105%) a fine dicembre 2019, attestandosi al 6,8% delle masse complessive.
Complessivamente nell’anno la raccolta netta si è attestata a 5,1 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi di soluzioni gestite e assicurative e 2,3 miliardi in conti correnti e risparmio amministrato. La componente gestita ha mostrato in particolare una forte accelerazione nel terzo e quarto trimestre, indirizzandosi prevalentemente verso la Sicav lussemburghese, Lux Im, e verso il nuovo contenitore assicurativo, Bg Stile libero 50Plus.
Ed è da evidenziare l’ottimo risultato sul fronte delle commissioni lorde, salite del 18,8% a 881 milioni di euro. Al risultato ha contribuito una costante ripresa delle commissioni di gestione (646,3 milioni, +1,9%), penalizzate ad inizio 2019 dai riflessi della crisi finanziaria dell’ultimo scorcio dell’esercizio precedente e dalle scelte difensive degli investitori nella prima parte dell’anno, poi rientrate dall’estate in poi. Molto positivo nel periodo è stato il contributo delle commissioni bancarie e d’ingresso (87 milioni di euro, +27%) che premia le molteplici iniziative lanciate per ampliare e diversificare i servizi per gli investimenti e la protezione dei patrimoni (consulenza evoluta, trading sui portafogli amministrati, prodotti strutturati).
Quanto al dividendo relativo all’anno 2019, si situa nella parta alta della guidance ribadita in occasione della presentazione del Piano triennale; dividendi cash per 216,2 milioni, pari a 1,85 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge) e corrispondenti ad un pay-out del 79%. La data di distribuzione, inizialmente prevista per il mese di maggio, sarà definita una volta terminata l’emergenza sanitaria di queste settimane.
L’Amministratore delegato e Direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, non nasconde la sua soddisfazione: “Il miglior anno nella nostra storia con risultati che evidenziano sensibili miglioramenti in tutte le voci del conto economico e dello stato patrimoniale. La componente variabile dei mercati ha visto crescere i ritorni per i nostri clienti mantenendo sempre quell’approccio prudente e di controllo della volatilità che ci caratterizza. Nonostante le tensioni dei mercati di fine 2018 - continua Mossa - abbiamo aumentato di oltre 11 miliardi le masse, rafforzando ulteriormente il nostro brand e posizionamento nel private banking italiano dove risultiamo tra i primi operatori. Abbiamo accelerato il lancio di soluzioni esclusive negli investimenti e nei servizi di ‘wealth management’ e la risposta dalla clientela non s’è fatta attendere come evidenziano i dati in forte crescita delle masse sotto advisory evoluta, così come il successo del nuovo approccio consulenziale incentrato sulla sostenibilità nelle logiche Esg. Tutto ciò - conclude Mossa - ad ulteriore dimostrazione della distintività della professionalità dei nostri consulenti e dell’eccellenza delle piattaforme tecnologiche messe a loro disposizione”.
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