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Stellantis: la carenza di microchip blocca lo stabilimento di Melfi

- di: Daniele Minuti
 
Stellantis: la carenza di microchip blocca lo stabilimento di Melfi
La crisi dei semiconduttori si fa sentire sempre di più anche in Italia e a farne le spese sono gli stabilimenti nostrani di Stellantis: dopo le difficoltà causate agli stabilimenti di Pomigliano, la carenza di microchip ha bloccato anche la riapertura del polo di Melfi, il più grande del Gruppo nato dalla fusione di FCA e PSA in Europa.

Come riportato dal Sole 24 Ore, le previsioni per la riapertura sono molto confuse: al momento si slitta al 13 settembre e sarà garantita la produzione solamente per 5 giorni, prima di fermarsi per lo scarseggiare delle componenti elettroniche, motivo che rischia anche di destabilizzare l'equilibrio dello stabilimento dove al momento è in vigore il contratto di solidarietà per più di 7.000 persone.
Lo stop potrebbe portare a una sospensione del Cds e il passaggio alla Cassa Integrazione Ordinaria per rimandare considerazioni finali a fine mese.

Si tratta di un blocco molto pesante per lo stabilimento di Melfi, che ha prodotto la metà delle vetture di Stellantis in Italia nel 2020, dato confermato anche nel 2021 in cui il polo ha prodotto il 46,3% delle vetture totali (112.976 con un aumento di produzione del 37,5% rispetto all'anno precedente).

Il tutto mentre si complica ancora la situazione della Sevel, dove i sindacati stanno programmando uno sciopero in vista dell'ipotetico mancato rinnovo contrattuale per 700 dipendenti, e a quello dello stabilimento di motori a Termoli che sta rallentando i ritmi di produzione.

Ferdinando Uliano della segreteria della Fim-Cisl, ha commentato la possibile "disparità" di rallentamento fra gli stabilimenti europei di Stellantis e quelli situati in America: "Capiamo bene che a livello mondiale il gruppo Stellantis decide le assegnazioni dei microchips nei vari plant, ma a questo punto è fondamentale che la direzione del Gruppo dia notizie chiare e faccia capire se c'è stata una riduzione complessiva o se questa ha riguardato in misura maggiore gli stabilimenti italiani".

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