ARTEX: rinascimento artigiano in Europa, il fatturato raddoppierà in 6-7 anni

- di: Elisa Guidi, Coordinatore ARTEX
 

Il settore dell’artigianato europeo associa tradizione, patrimonio, cultura, abilità e design ed è caratterizzato da piccole e microimprese che offrono posti di lavoro sostenibili in città, paesi, villaggi e regioni rurali remote in tutta l’UE. In realtà il settore dell’artigianato – del crafts - sta acquisendo sempre più visibilità e importanza grazie ad alcune nuove strategie politiche a livello europeo, su tutte il New European Bauhaus, lanciato nel 2020 nel discorso sullo stato dell’Unione della presidente Ursula von der Layen e che collega il Green Deal europeo alla nostra vita quotidiana e ai nostri spazi di vita. L’artigianato è uno dei settori chiave per costruire un futuro europeo più sostenibile e rafforzare l’identità europea, grazie ai suoi valori principali: economico, culturale e sociale.

ARTEX: rinascimento artigiano in Europa, il fatturato raddoppierà in 6-7 anni

È importante inquadrare bene cosa si intende per questi tre valori. E qui aiuta quanto riporta la Carta Internazionale dei Mestieri d’Arte, Firenze – Parigi, 2010.

VALORE ECONOMICO. Oltre che un patrimonio culturale, l’artigianato artistico è una risorsa economica e produttiva fondamentale: una rete produttiva capillare, fatta di piccole imprese, botteghe artigiane e PMI profondamente radicate nel territorio e che costituiscono una parte non trascurabile del valore economico creato dai settori manifatturieri.

- VALORE CULTURALE. L’artigianato artistico è un patrimonio culturale unico ed espressione della società attraverso i secoli. Le imprese artigiane sono il frutto di un’antica tradizione artistica e produttiva. Sono depositari di conoscenze materiali e immateriali, radicate nel loro territorio locale. Sono anche portatori di valori culturali “universali”, con la loro enfasi sul design, sul progetto e sulla storia, e le contaminazioni tra altri settori culturali molto diversi sono frequenti.

- VALORE SOCIALE. L’artigianato artistico racchiude un “valore sociale”, creato attraverso l’interazione con l’economia e la società del suo territorio, con la comunità e con l’ambiente circostante. Infatti, l’artigianato artistico ha sempre radici profonde nel territorio locale, è integrato nella cultura e influenza la società locale. La questione della trasmissione delle competenze artigianali dovrebbe essere considerata alla luce di quanto sopra: perché, oltre a salvaguardare tradizioni e competenze, tale trasmissione è essenziale per proteggere la struttura sociale dei territori. L’artigianato è un tipo di occupazione diffusa che sostiene l’economia locale e la produzione su piccola scala. Crea posti di lavoro, stabilità sociale e potenziale sviluppo futuro. Molte aree hanno realtà produttive secolari, che rischiano l’estinzione per mancanza di passaggio generazionale. L’artigianato artistico è anche il motore principale dello sviluppo economico sostenibile nelle aree sottosviluppate o depresse.

Per tutto ciò oggi l’artigianato è uno dei settori delle industrie creative ed è supportato – a livello europeo – da diversi programmi, da Europa Creativa a Erasmus+ e Horizon Europe. Solo per elencare alcuni progetti, un’esperienza molto interessante è il progetto Crafting Europe, co-finanziato da Creative Europe EU Program, che si concentra sul ‘capacity building’ all’interno del settore dell’artigianato in tutta Europa grazie alla sinergia tra artigianato, design e nuove tecnologie.

Il “nuovo rinascimento” vissuto dall’artigianato è legato anche alla crescente attenzione alla sostenibilità e all’economia circolare: l’artigianato è un’alternativa economica sostenibile, visto il crescente interesse dei consumatori per oggetti artigianali che non sono realizzati industrialmente o frutto di produzioni standardizzate e che raccontano storie e ci collegano al nostro passato, la nostra storia, la nostra identità.

L’artigianato è un degno connettore al patrimonio, ma è anche una parte essenziale dell’economia di sussistenza e in grado di diventare un settore economico prezioso e fiorente: secondo alcuni studi internazionali, riportati da “Europe Handicrafts Market: Industry Trends, Share, Size, Growth, Opportunity and Forecast 2023-2028”, di IMARC Group, la dimensione del mercato europeo dell’artigianato ha raggiunto i 245,5 miliardi di dollari nel 2022 e dovrebbe raggiungere i 454,3 miliardi di dollari entro il 2028, mostrando un tasso di crescita (CAGR) del 9,6% nel periodo 223-2028.

La crescente domanda di prodotti artigianali è legata ad alcuni fattori quali, ad esempio:

• Il crescente spostamento verso l’artigianato e il design contemporanei;

• Lo sviluppo di canali di e-commerce per i prodotti artigianali;

• Le fiorenti industrie del turismo e dei viaggi che offrono nuove opportunità per botteghe artigiane e aziende (turismo creativo ed esperienziale);

• La crescente domanda di prodotti personalizzati e unici;

• La crescente domanda di prodotti sostenibili;

• La crescente domanda di prodotti etici, rispettosi dei lavoratori (soprattutto nel settore della moda, in contrasto con il fast fashion e il consumo veloce).

• La crescente domanda di prodotti di fascia alta;

• Il rapporto con il settore del lusso, soprattutto le maison della moda.

L’esperienza italiana: ARTEX

L’Italia è, nel panorama europeo, una delle nazioni con la maggiore concentrazione di laboratori e imprese artigiane, con particolare riferimento a lavorazioni e tecniche ispirate e direttamente tratte dalla storia dell’arte e delle arti decorative: scagliola; argento; cristallo; vetro; oreficeria e gioielleria; etc.

Nel contesto italiano le regioni a maggiore vocazione artigiana sono: Lombardia, Veneto e Toscana.

E proprio dalla Toscana parte l’esperienza di ARTEX, con progetti e iniziative che hanno poi raggiunto dimensioni nazionali e internazionali e con un primo tentativo di elaborazione teorica attorno a questi temi, cercando di sintetizzare e organizzare quanto rilevato sul campo, a livello regionale, nazionale e internazionale.

Muovendo da questa fase di analisi e di inquadramento teorico, ARTEX ha cercato di creare progetti e format che diano risposte ad alcune delle domande che il settore pone per poter rimanere vivo, produttivo e inserito nel contesto contemporaneo.

In primis la comunicazione del settore, per far comprendere al grande pubblico – e soprattutto ai giovani – che l’artigianato artistico è un settore vivo, creativo, con valenza economica, che può rappresentare un interessante sbocco professionale: per fare questo abbiamo dato voce ai Maestri Artigiani toscani, creando alcuni format digitali, tra cui i podcast La Voce del Maestro e i webinar Dialoghi sull’Artigianato. Un modo diverso di mostrare l’artigianato attraverso le parole dei suoi protagonisti.

Altro tema guida è l’innovazione ed è per diffondere presso le MPMI dell’artigianato artistico la cultura e la consapevolezza sui temi dell’innovazione, con particolare riferimento alla transizione gemellare, che abbiamo lanciato i Webinar dell’Innovazione, in collaborazione con esperti del mondo dell’Università e della ricerca e con imprese che rappresentano casi di successo, best practice da cui trarre ispirazione (e conforto).

In questo contesto si colloca anche il progetto Crafting Europe, di cui ARTEX è stato il partner italiano, che ha costruito un percorso formativo e collaborativo tra artigiani artistici, designers e tecnologie applicate alla produzione e/o alla comunicazione: un percorso virtuoso, che si è concretizzato anche in collaborazioni stabili e in nuove linee di prodotto.

Ultimo esempio è quello del progetto ARTOUR, ossia un progetto – quadro che valorizza le relazioni sinergiche e di mutuo beneficio che esistono tra il settore dell’artigianato artistico e quello del turismo: l’esperienza di ARTEX in questo contesto è stata pionieristica, in quanto i primi approcci datano alla fine degli anni Novanta. Questi anni hanno visto una cruciale trasformazione: se agli inizi era l’artigianato a cercare il turismo come possibile mercato di sbocco delle proprie produzioni, in una logica di fornitura di un merchandising territoriale che si allontanasse dai souvenir di scarso valore culturale e materiale, adesso è spesso il turismo a ricorrere all’artigianato per ampliare la propria offerta e per poter soddisfare le richieste di autenticità e di esperienze e creatività che il turismo più slow comincia a porre in modo forte.

Altri e significativi potrebbero essere gli esempi sull’attività di ARTEX e sui bisogni e caratteristiche dell’artigianato artistico: in ogni caso sfide e opportunità del contesto attuale devono essere affrontate con politiche mirate a sostegno del settore, con strategie trasversali ma, soprattutto, con il costante scambio a livello nazionale e internazionale, per la condivisione di bisogni e buone pratiche.

Tags: arte, artex
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