FOTO: Valentina Vannicola, dalla serie La processione mistica, Dettaglio i sette candelabri | Courtesy Valentina Vannicola | Collezioni di fotografia Museo MAXXI
Monopoli capitale della fotografia
Dal 30 agosto al 3 novembre la città di Monopoli (Bari) si trasforma in un luogo d'arte e d’ispirazione.
Il PhEST - Festival internazionale di fotografia e arte, che quest’anno celebra la IX edizione, torna a emozionare pubblico e appassionati con un programma incentrato sul tema del sogno. Il direttore artistico Giovanni Troilo, con la curatela fotografica di Arianna Rinaldo, quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara, e la direzione organizzativa di Cinzia Negherbon, porterà in città 33 mostre e installazioni di artisti di fama internazionale.
Mostra madrina di questa edizione sarà la retrospettiva dedicata a Man Ray, in concomitanza con il centenario del Manifesto del Surrealismo. Ad accogliere l’esposizione curata da Roberto Lacarbonara e Giovanni Troilo sarà il castello Carlo V.
A Milano il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem
Fino al 10 novembre il pubblico avrà un’occasione imperdibile per conoscere una parte del patrimonio artistico di Credem solitamente custodito a Palazzo Spalletti Trivelli a Reggio Emilia, sede della Presidenza e della Direzione Generale del Gruppo bancario, aperto al pubblico soltanto in alcune occasioni.
Accadrà al Museo Bagatti Valsecchi di Milano dove la mostra Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem, a cura di Antonio D’Amico e Odette D’Albo, presenterà un nucleo di dieci capolavori dei maestri del Seicento emiliano provenienti dalle collezioni Credem e otto sculture in ceramica di Carlo Zauli, sette delle quali custodite presso il Museo Zauli di Faenza.
In rappresentanza del periodo d’oro dell’arte emiliana - tra la fine del Cinquecento e la metà del Seicento - saranno esposti alcuni protagonisti, quali Denijs Calvaert, Luca Ferrari da Reggio, Alessandro Tiarini, Guido Reni, Giovanni Lanfranco e Camillo Procaccini.
Da non perdere l’Ecce Homo di Guido Reni, la Maddalena in gloria sorretta dagli angeli di Giovanni Lanfranco e il San Paolo di Camillo Procaccini.
Venezia incontra Monique Jacot
Ci sarà tempo fino al 14 settembre per ripercorrere la carriera di Monique Jacot, una delle più importanti fotografe svizzere, che ha esplorato diversi generi fotografici, conosciuta per le sue fotografie scattate in giro per il mondo e per la sua meticolosa documentazione di alcuni aspetti della vita svizzera, specie quelli che ruotano intorno alla condizione femminile.
A Venezia, Palazzetto Bru Zane ospita una serie di scatti nei quali la fotografa gioca con la figura e i suoi doppi. Servendosi del montaggio e di diversi effetti speculari Jacot conferisce alle proprie creazioni un'estetica ricca di poesia, quasi onirica.
La Fondation Bru prosegue nel suo impegno a favore della valorizzazione del patrimonio culturale, proponendo un’esposizione, organizzata da Photo Elysée, che invita a scoprire una donna, e un’appassionata viaggiatrice dall’immenso talento.
A Todi l’espressionismo astratto di Mark di Suvero
L’Umbria rende omaggio a Mark di Suvero, tra i più importanti scultori viventi legati alla generazione dell’espressionismo astratto e punto di riferimento per l’arte ambientale e pubblica.
Accade fino al 27 ottobre a Todi (Perugia) dove l’opera Neruda’s Gate, collocata in piazza del Popolo, e dedicata al poeta deceduto pochi giorni dopo il colpo di stato di Augusto Pinochet – dà inizio a un percorso ideale che si completa nella Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo. Qui fino al 6 ottobre si potranno ammirare dipinti di grandi dimensioni e piccole sculture arrivate dalla collezione personale dell’artista e dal suo studio a New York, realizzati in acrilico e pittura fosforescente tra 2014 e 2022.
Il percorso, a cura di Marco Tonelli, dal titolo MARK DI SUVERO. SPACETIME, abbraccerà anche tre Puzzle Pieces, in titanio e alluminio, le opere plastiche più recenti dell’artista americano, ricavate dalla composizione di diverse parti metalliche indipendenti, che offrono infinite possibilità di combinazione. Con queste i visitatori potranno interagire direttamente, assemblando liberamente i vari pezzi per creare nuove sculture.