Uso di dati a fini commerciali: Google e Apple sanzionati dall'Antitrust

- di: Daniele Minuti
 
L’Antitrust ha ufficializzato la chiusura di due istruttorie nei confronti di Google Ireland ed Apple Distribution International: a ognuna delle due due aziende sarà imposta una sanzione del valore di 10 milioni di euro, cioè il valore massimo previsto dalla norma attualmente il vigore. La motivazione è legata a due violazioni del Codice del Consumo accertate dall'Antitrust, una per "carenze informative" e la seconda per pratiche aggressive che riguardano l'acquisizione di dati dei consumatori e il loro uso per fini commerciali.

Google e Apple sanzionati dall'Antitrust

Queste azioni avvengono tramite l'uso dei dispositivi e dei servizi Apple, mentre Google si muove nel campo della profilazione degli utenti raccogliendo i loro dati: l'Autorità ha quindi ritenuto che esiste un rapporto di consumo fra gli utenti ed entrambi gli operatori anche nell'eventualità non ci siano pagamenti, la cui " controprestazione è rappresentata dai dati che essi cedono utilizzando i servizi di Google e di Apple". In questo modo ha accertato che Apple e Google non hanno fornito informazioni sull’acquisizione e sull’uso dei dati degli utenti a fini commerciali alle autorità competenti in modo trasparente.

Sotto la lente d'ingrandimento il modo in cui Google ometterebbe informazioni importanti di cui il consumatore ha bisogno per scegliere se accettare o meno che le società utilizzino i dati a fini commerciali nei momenti di creazione delle utenze, obbligatori per l'uso dei servizi offerti e durante il loro utilizzo. Stesso discorso per Apple nei momenti di creazione dell'ID e nell'accesso agli Apple Store, quando spiega che la raccolta delle informazioni è solamente mirata a migliorare l'esperienza dei consumatori.

Per quanto riguarda le pratiche aggressive, l'Antitrust si riferisce al momento di creazione degli account in cui Google imposta preventivamente l’accettazione da parte dell’utente al trasferimento o all'uso dei propri dati per fini commerciali, mentre Apple basa la sua attività promozionale su un modo di acquisizione del consenso all’uso dei dati degli utenti a fini commerciali che non prevede per essi la possibilità di una scelta preventiva ed espressa sulla condivisione dei propri dati.

Il commento di Codacons


La multa inflitta dall’Antitrust a Google e Apple è inadeguata e irrisoria, e non farà nemmeno il solletico ai due colossi del web. Lo afferma il Codacons, commentando la decisione dell’Autorità per la concorrenza di sanzionare i due operatori per uso commerciale dei dati dei consumatori, e chiedendo di potenziare poteri e sanzioni dell’Antitrust per colpire i profitti delle grandi società. Ancora una volta si conferma lo strapotere delle grandi società tecnologiche che schiacciano i diritti dei consumatori sfruttando a scopo commerciale i dati degli utenti e non garantendo trasparenza e corretta informazione – spiega il Codacons – A fronte di condotte illecite che assicurano alle aziende profitti stratosferici, la sanzione che l’Antitrust ha potuto elevare è di appena 10 milioni di euro per ciascuna delle due società sanzionate. Un importo irrisorio e inadeguato che, considerati i bilanci di Google e Apple, non farà nemmeno il solletico alle due aziende – denuncia l’associazione dei consumatori. L’unico modo per imporre il rispetto dei diritti dei consumatori da parte dei colossi mondiali è quello di potenziare i poteri dell’Antitrust, aumentando il valore delle sanzioni erogabili dall’Autorità, e obbligare le società a risarcire gli utenti ogni volta che realizzano una pratica scorretta o non garantiscono adeguata trasparenza ai propri clienti – conclude il Codacons.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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