La due giorni di ANIMP organizzata a Salerno si è chiusa con un accordo tra imprese, istituzioni, accademia, finanza e cittadini per fare sistema su energia, innovazione e sviluppo sostenibile.
ANIMP: nuovo patto per energia, innovazione e sviluppo sostenibile
L’esigenza di fare sistema è emersa prepotentemente ed è stato il filo conduttore dei dibattiti e delle relazioni, a partire dalle parole dell’ex Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che nel suo intervento ha sottolineato come “la questione industriale non è la questione degli industriali”, evidenziando così l’esigenza di far entrare il tema dello sviluppo sostenibile integrato con la produzione energetica, centrale nelle politiche pubbliche, sia a livello nazionale che europeo dove, troppo spesso, si procede su piani localistici e non continentali.
Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini, ha dichiarato: "Saranno infatti i nuovi organi comunitari, Parlamento, Commissione e Consiglio Europeo a orientare le scelte strategiche dei prossimi anni, enfatizzando anche il possibile contributo del nucleare, per contemperare l’impulso necessario all’innovazione con il mantenimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e dell'impegno dell'Ue a conseguire la neutralità climatica entro il 2050".
Anche il tema del nucleare è stato al centro di numerose riflessioni che anticipano nei fatti le prossime iniziative di confronto da parte di ANIMP su un tema quantomai aperto.
L’impiantistica industriale italiana, che genera l’11% del PIL prevalentemente nella bilancia dell’export, contribuisce a sostanziare il made in Italy anche in un settore strategico di player internazionali con la realizzazione di impianti praticamente in tutti i continenti.
L’evoluzione del contesto geopolitico degli ultimi anni, l’aumento dei costi dell’energia, gli obiettivi relativi alla transizione energetica, la competitività concreta basata sul rispetto di diritti e leggi di mercato condivise, la ricerca di professionisti e di tecnici, la costruzione di una nuova consapevolezza dell’integrazione tra fonti tradizionali e rinnovabili per centrare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, unitamente ai passi da compiere verso gli obiettivi industriali per uno sviluppo sostenibile e i campi di ricerca e opportunità di finanziamento si aprono per le aziende della filiera sono stati i temi al centro dei ragionamenti dei massimi esperti italiani del settore dell’impiantistica industriale con contributi sul piano giuridico, economico finanziario, della selezione di forza lavoro e di attrattività verso i giovani.
Marco Villa, Presidente ANIMP, ha commentato: “Il mondo ci chiede meno emissioni. Ma non può fare a meno di energia, anzi. La sfida che il mondo dell’impiantistica industriale, con la politica, le aziende, la ricerca e la finanza deve affrontare in un mondo sempre più ipercomplesso è: più energia e meno emissioni. E questo è un percorso che dobbiamo fare cooinvolgendo tutte le persone, rendendole consapevoli dell’altissima posta in gioco: il nostro futuro”.