Credito d’imposta alle ZES: nuove regole, proroga e stanziamento record

- di: Jole Rosati
 
Il governo italiano ha introdotto nuove disposizioni per il credito d’imposta destinato alle imprese operanti nelle Zone Economiche Speciali (ZES), valide per il 2025. Le modifiche, approvate nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, puntano a rafforzare lo sviluppo economico e sociale delle regioni del Mezzogiorno, incentivando gli investimenti attraverso agevolazioni fiscali potenziate.

Proroga e stanziamenti record
Il nuovo provvedimento estende il periodo di validità del credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella ZES Unica. Le imprese potranno beneficiare dell’agevolazione per le spese sostenute tra il 16 novembre 2024 e il 15 novembre 2025. Il governo ha stanziato una cifra significativa: 1,6 miliardi di euro, un importo che sottolinea l’importanza strategica di questo intervento.
Con questa misura, vogliamo garantire alle imprese una stabilità operativa e incentivare la crescita economica nelle aree che più necessitano di investimenti”, ha dichiarato Giulia Mancini, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Scadenze e procedure
Le imprese interessate dovranno rispettare due fasi di comunicazione per accedere al beneficio. La prima comunicazione, prevista tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025, riguarda l’ammontare delle spese ammissibili, includendo sia quelle già sostenute a partire dal 16 novembre 2024 sia quelle pianificate fino al 15 novembre 2025.
La seconda comunicazione, da inviare tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025, servirà a certificare l’avvenuta realizzazione degli investimenti dichiarati in precedenza. L’Agenzia delle Entrate ha annunciato che le procedure saranno semplificate rispetto agli anni precedenti per facilitare la partecipazione delle aziende.

Un impulso al Mezzogiorno
Le Zone Economiche Speciali rappresentano un pilastro delle politiche di sviluppo territoriale in Italia, particolarmente nel Sud del Paese. Le ZES sono concepite per attrarre investimenti, creare occupazione e ridurre il divario economico con le altre aree del Paese.
Secondo Euroconsult Italia, l’estensione delle agevolazioni fiscali potrebbe generare un effetto moltiplicatore sugli investimenti, soprattutto nei settori della logistica, della manifattura e dell’energia verde. “Queste misure sono una straordinaria opportunità per le imprese del Sud Italia di crescere e competere a livello nazionale e internazionale”, ha commentato Marco Rossi, esperto di fiscalità aziendale.

Nuovi obiettivi per la coesione sociale

L’iniziativa non mira solo a sostenere le imprese, ma anche a rafforzare la coesione sociale nelle regioni più svantaggiate. Le autorità locali, in collaborazione con il governo centrale, sono già al lavoro per promuovere la ZES Unica e attrarre nuovi progetti.
Inoltre, sono stati avviati programmi per migliorare le infrastrutture logistiche e digitali delle aree interessate. Un rapporto pubblicato recentemente da Fisco e Tasse ha evidenziato come l’adeguamento infrastrutturale rappresenti una delle chiavi per il successo delle ZES.

Prospettive per il futuro
L’estensione del credito d’imposta rappresenta una misura centrale per il rilancio del Mezzogiorno. Tuttavia, esperti sottolineano l’importanza di monitorare l’efficacia degli interventi e garantire una corretta gestione dei fondi.
Il futuro delle ZES dipende dalla capacità delle imprese di utilizzare queste risorse in modo strategico e sostenibile”, ha concluso Andrea Bianchi, economista presso l’Università di Napoli.
Con l’entrata in vigore delle nuove regole, le ZES si candidano a essere uno strumento cruciale per lo sviluppo economico del Sud Italia, aprendo la strada a una nuova stagione di crescita e innovazione.

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