La nostra biblioteca - Albom: dalla verità alla perenne bugia. Storia di Nico, bambino ebreo davanti allo sterminio

- di: Diego Minuti
 
Mitch Albom non è ''solo'' le oltre quaranta milioni di copie di suoi romanzi vendute, non è solo un virtuoso del linguaggio e un costruttore di trame e di racconti.
Con ''The little liar'' (non ancora arrivato in Italia) mostra una sensibilità, una delicatezza, la volontà di salvaguardare la memoria riguardo al dramma degli oltre cinquantamila ebrei greci che, ingannati dai nazisti, che parlavano loro di un trasferimento nell'Europa dell'Est, finirono i loro giorni nei campi di sterminio.
''The little liar'' (editato in inglese da Harper Collins - 333 pagine) vive del racconto delle vicende di Nico Krispis, un ragazzino che, contraddicendo il titolo, non ha mai detto una bugia e che la vita, drammatica, già segnata dall'imminente tragedia, costringe a stravolgere i suoi codici morali (quali che possano essere di un quasi ancora bambino) per convincere i suoi correligionari ad accettare di trasferirsi lontano.
Ma non è un gesto spontaneo, perché è costretto a farlo davanti al ricatto di un ufficiale tedesco: la vita sua e della famiglia in cambio dell'aiuto ai nazisti a evitare problemi nel primo passo del cammino, salire sui treni che portavano migliaia di israeliti ignari alla morte.

La nostra biblioteca - Albom: dalla verità alla perenne bugia

A Nico, che vive a Salonicco, quindi spetta di rassicurare i suoi amici ebrei a salire sui treni, a non fare storie, ad accettare quello che lui presenta come un futuro migliore. Un futuro migliore di cui lui è convinto, ignorando che quei vagoni avranno come destinazione lo sterminio.
Nico, quindi, ogni giorno si reca al binario della stazione da dove partono i treni diretti a est e tranquillizza gli ebrei dicendo loro che il viaggio è sicuro. Ma quando l'ultimo treno arriva alla stazione, Nico vede la sua famiglia caricata in un grande vagone merci affollato. Solo quando è troppo tardi Nico scopre di aver contribuito a mandare le persone che amava - e tutti gli altri - alla loro rovina ad Auschwitz. E da quel momento Nico non riuscirà più a dire la verità.

Mitch Albom intreccia la storia di Nico con quella di suo fratello Sebastian e della loro compagna di scuola Fanni. Insieme i due sopravvivono miracolosamente ai campi di sterminio e trascorrono anni alla ricerca di Nico, diventato un bugiardo patologico, e dell'ufficiale nazista che, ingannandolo, cambiò radicalmente le loro vite.
Una parabola commovente che esplora l'onestà, la sopravvivenza, la vendetta e la devozione che ruota intorno a quattro personaggi, tutti importanti, anche il nazista che crede in Hitler, anche a costo di ingannare un ragazzino, facendosi gioco della sua innocenza.

Nico e suo fratello Sebastian sono solo ragazzi all'inizio della storia e alla fine sono uomini di mezza età che hanno vissuto vite definite dalle scelte fatte durante la guerra.
Come tutti i libri Albom, anche ''The little liar'' spinge a divorarne velocemente le pagine. L'opera è un libro sulla fiducia e l’inganno, e su come ''la grande menzogna'' (che gli storici mettono sempre al centro delle loro analisi, soprattutto quando parlano di conflitti ideologici e guerre) non sia solo uno strumento di politici e dittatori, ma qualcosa che può insinuarsi in ognuno di noi, anche se la sua genesi è stata benigna.
In una recente intervista, Mitch Albom ha detto che ''quando ho iniziato a scrivere questo libro non avevo idea di cosa sarebbe successo nel mondo, e non avevo idea quando l'ho finito molti mesi fa.

Ma quando l’ho scritto ho pensato che fosse un libro pertinente per il nostro tempo, non per qualcosa in Medio Oriente, ma per il modo in cui attualmente trattiamo la verità. Come sembra che le persone stiano semplicemente adottando la propria verità e dicendo: 'Ecco, non voglio ascoltare il punto di vista di nessun altro. Ho il sostegno di altre persone che credono in ciò in cui credo, e questo lo rende la verità'''.
''Volevo scrivere una storia che mostrasse le bugie che raccontiamo nella nostra vita e come passiamo gran parte della nostra vita cercando di ottenere il perdono per le bugie che raccontiamo. Nico finisce per cercare di passare il resto della sua vita cercando di essere perdonato per le bugie che ha detto, e penso che sia vero per molti di noi''.
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