Prosegue il nostro viaggio alla scoperta della MORINGA, iniziato nello scorso numero con grande passione per le qualità di questa pianta straordinaria e anche viste le aspettative per l’anno appena iniziato. Infatti, se curcuma e avocado si erano contesi il primato di «superfood» dell’anno fra il 2016 e il 2017, per il 2018 il presagio è che non vi sia alcuna competizione e che lo scettro di alimento «miracoloso» e irrinunciabile vada senz’altro alla Moringa. La rivista Time l’ha descritta come una sorta di erede della più conosciuta Quinoa e alcuni nutrizionisti, fra i quali l’americana Kimberley Snyder, non smettono di raccomandarne il consumo, soprattutto per il suo importante apporto di ferro che sarebbe addirittura triplo per l’organismo umano, rispetto ad analoghe porzioni di spinaci. Soprannominato “l’Albero dei Miracoli” per l’enorme quantità di benefici che apporta al corpo, è tra le keyword più cercate sul web negli ultimi 5 anni. Corteccia, baccelli, foglie, radici: tutto è commestibile dell’albero di MORINGA, che, ricordiamolo, contiene 9 amminoacidi essenziali, un quantitativo di vitamina C che è sette volte superiore alle arance, di vitamina A quattro volte superiore alle carote, il quadruplo del calcio del latte, 25 volte il ferro degli spinaci e 46 antiossidanti diversi, tre volte il quantitativo di potassio rispetto alle banane: sarebbero questi gli straordinari poteri delle foglie e dei semi di questo albero. Per questo è considerata un toccasana per il sistema immunitario, per la vista, per combattere l’invecchiamento e anche per perdere peso, perché riduce colesterolo e glicemia. Generalmente la MORINGA è proposta sotto forma di polvere (molto simile al tè matcha), che si ricava dalle foglie e dai semi della specie Oleifera. La pianta, appartenente alla famiglia delle Moringaceae, cresce in India, alle falde dell’Himalaya ed è coltivata, per lo più, nelle zone equatoriali e tropicali del pianeta (Etiopia, Filippine, Sudan) e in Sudamerica (Cuba, Repubblica Dominicana, Paraguay e Argentina).
A parte i suoi straordinari pregi nutrizionali, abbiamo raccolto anche altre notizie interessanti e curiose che rendono questa pianta veramente affascinante. In Egitto, lungo il Nilo, la MORINGA è chiamata Shagara al Rauwaq, che significa, “Albero che Purifica”, perché i suoi semi e la sua farina, attraverso un particolare processo chimico, purificano l’acqua non potabile. Dall’altra parte del mondo, invece, precisamente a Cuba, la MORINGA è stata così apprezzata da Fidel Castro, da attribuirle il merito della longevità del Generalissimo.
Earth Mother Project (www.earthmotherproject.com) ha avviato con successo il progetto ViviMoringa, da cui emerge una conoscenza altamente specialistica della Moringa oleifera e un interessante sviluppo sul nostro territorio, come ci conferma la Dott.ssa MariaGrazia Spalluto, Responsabile Clinica: «Conosciamo la Moringa oleifera da molti anni, da quando abbiamo avviato le nostre piantagioni e i primi test di laboratorio hanno iniziato a confermare le sue proprietà benefiche. Con il tempo abbiamo approfondito la nostra conoscenza della pianta, scoprendo di avere a che fare con il più potente esempio di integratore naturale mai concepito da Madre Natura, con caratteristiche capaci di migliorare le condizioni di salute in maniera esponenziale. La nostra prima linea di integratori a base di Moringa oleifera segna il primo passo di un percorso nato per diffondere questo miracolo naturale e farlo arrivare alle persone nel modo più puro e sostenibile possibile.
Abbiamo intrapreso un percorso di sperimentazione per coltivare la Moringa oleifera e altri frutti tropicali finora non importati direttamente anche in Italia, nel territorio siciliano, in quanto presenta caratteristiche fisiche e climatiche simili a quelle della fascia tropicale in cui la pianta si sviluppa naturalmente. Il processo finale della coltivazione delle nostre materie prime confluisce nella realizzazione dei prodotti ViviMoringa, una linea di integratori che rispondono a diversi tipi di esigenze: dal dimagrimento all’allattamento, dallo sport all’attività sessuale, gli integratori ViviMoringa sono stati pensati per soddisfare le carenze nutrizionali nel quotidiano, date le miracolose proprietà della Moringa oleifera».
Riguardo ViviMoringa, in ambito food, nel precedente articolo avevamo descritto il connubio straordinario tra Moringa e Cioccolato, questa volta abbiamo invece esplorato il gusto dell’ Amaro81, il liquore a base di Moringa oleifera composto con materie prime prodotte da ViviMoringa, che ne garantisce la grande qualità.
Abbiamo scoperto il piacere di un liquore con un suo personalissimo retrogusto piccante e un suo mood vivace e colorato, pieno di quella passione per la vita che sembra essere la costante di questa pianta in ogni suo utilizzo. Il suo colore brunito, evoca il cuore dell’ambra antica e i riflessi dorati del tramonto che accarezzano il Mar dei Caraibi. Si presta alla miscelazione con altre bevande, e si adatta anche ai cocktail. L’utilizzo di amari come basi per cocktail sta diventando una vera e propria moda forse per il mistero che avvolge queste bevande, perché, come scrive Brad Thomas Parsons nel libro cult per chi apprezza il genere, The Spirited World Herbal Liqueurs: “La questione di base di un amaro è la segretezza delle ricette. Infatti, a differenza di quanto accade per whisky, rum, birra o vino, non c’è una regola di base per la produzione, la classificazione e la regolamentazione degli amari”. Per via dell’aroma speziato, inebriante e fresco di Amaro81 e visto che i cocktail a base di amaro sono il trend del momento, vi proponiamo allora questa ricetta molto facile ed elegante adatta ai vostri aperitivi: “Moringa On The Rocks”.
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Bicchiere alto da drink pieno di ghiaccio
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2,5 cl Amaro81
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Acqua tonica q.b.
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Piccola fetta di lime spremuta e lasciata cadere nel bicchiere
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Mescolare e guarnire con fetta d’arancio
Non resta quindi che chiudere gli occhi immaginando di essere su una meravigliosa spiaggia dei Caraibi!