Abi: tassi di interesse sui mutui scesi di 1,03 punti dalla fine del 2023

L’Abi (Associazione bancaria italiana) informa che continuano a diminuire i tassi di mercato, sull’onda dei tagli operati dalla Bce ai tassi di riferimento e sulle prospettive di ulteriori tagli Bce sia nel 2024 (probabilmente a dicembre) e almeno tre - se non quattro - nel corso del 2025.

Abi: tassi di interesse sui mutui scesi di 1,03 punti dalla fine del 2023

Nei primi 14 giorni di novembre

1. Il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media del 3,04% (3,17% era la media di ottobre) in diminuzione di 13 punti base rispetto a ottobre 2024. La diminuzione è di 96 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
2. Il tasso dei BOT a sei mesi è stato in media del 2,95% (2,99% a ottobre) in calo di quattro punti base. Il calo è stato di 110 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
3.  Il tasso IRS a 10 anni (usato nei mutui a tasso fisso) è stato in media del 2,39% (2,43% a ottobre) in ulteriore diminuzione di quattro punti base. La diminuzione è stata di 114 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.
4. Il tasso dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,66% (3,51% ad ottobre) in aumento di 15 punti base. La diminuzione è di 133 punti base rispetto al valore massimo registrato a ottobre 2023.

Tassi di interesse sui prestiti bancari

Ad ottobre 2024:

1. il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è diminuito al 4,60% rispetto al 4,90% di settembre 2024 e al 5,45% di dicembre 2023;
2. il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è diminuito al 3,28%, rispetto al 3,31% di settembre 2024 e in calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023;
3. il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,61% dal 4,70% del mese precedente.

Tassi di interesse sulla raccolta bancaria

1. Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) ad ottobre 2024 è stato il 3,14%. A settembre 2024 tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 3,35%; area dell’euro 3,17%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi Bce) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 285 punti base.
2. Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ad ottobre 2024 è stato il 3,83%, con un incremento di 252 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. 8
3. Ad ottobre 2024 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti) è stato lo 0,96% (0,99% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
4. Il tasso sui soli depositi in conto corrente è lo 0,48% (0,52% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022), tenendo presente che il conto corrente non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi.

Prestiti bancari in flessione

Il calo dei volumi di credito è conseguente al rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda di prestiti: ad ottobre 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono scesi del 2% rispetto a un anno prima; a settembre 2024 i prestiti alle imprese erano diminuiti del 2,4% e quelli alle famiglie dello 0,4%.