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A2A aggiorna il piano al 2035: 23 miliardi di investimenti per transizione energetica e economia circolare

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
A2A aggiorna il piano al 2035: 23 miliardi di investimenti per transizione energetica e economia circolare

A2A rilancia la propria strategia di crescita aggiornando il Piano Industriale al 2035, con un incremento degli investimenti complessivi da 22 a 23 miliardi di euro. Di questi, 16 miliardi saranno destinati alla transizione energetica e 7 miliardi all’economia circolare, confermando la centralità dei due pilastri strategici del gruppo.

A2A aggiorna il piano al 2035: 23 miliardi di investimenti

Il nuovo piano, presentato dall’amministratore delegato Renato Mazzoncini, punta a consolidare la leadership di A2A in Italia e a estendere progressivamente la presenza anche sui mercati europei. “Rinnoviamo con determinazione l’impegno verso una crescita industriale solida e sostenibile, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder”, ha affermato Mazzoncini, sottolineando come la società intenda “accelerare il percorso di sviluppo e aprire direttrici di business innovative, oltre che consolidare la leadership in Italia e proiettare il modello di business anche a livello internazionale”.

Ebitda e utile in crescita
Il gruppo prevede di raggiungere un margine operativo lordo (Ebitda) di 2,4 miliardi di euro nel 2028 e di 3,6 miliardi al 2035, mentre l’utile netto è stimato rispettivamente in 0,7 miliardi e oltre 1,1 miliardi. La società conferma inoltre l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050, in linea con i target di sostenibilità europei.

Nuove direttrici industriali
Tra le novità del piano figura un rafforzamento degli obiettivi industriali e un nuovo posizionamento nel segmento dei data center, settore considerato strategico per la digitalizzazione e l’efficienza energetica. Parallelamente, A2A apre a “opportunità di investimento nei mercati europei” e ribadisce la volontà di mantenere stabile la politica dei dividendi, garantendo la solidità finanziaria e la conferma dell’attuale rating creditizio.

Andamento dei primi nove mesi
Sul fronte operativo, nei primi nove mesi del 2025 il gruppo ha registrato ricavi in crescita del 12% a 10,17 miliardi di euro, mentre il margine operativo lordo è diminuito del 4% attestandosi a 1,73 miliardi. L’utile operativo è sceso dell’11% a 956 milioni, e l’utile netto ha segnato un calo del 19%, fermandosi a 581 milioni, una flessione attribuita alla minor produzione idroelettrica (-26%) dovuta a condizioni climatiche meno favorevoli.

Stime per l’intero esercizio
Per l’intero esercizio, A2A conferma le stime di un Ebitda compreso tra 2,17 e 2,2 miliardi e un utile netto tra 0,68 e 0,7 miliardi di euro, in linea con le previsioni comunicate al mercato.

Innovazione e intelligenza artificiale
Nell’ambito della strategia di innovazione tecnologica, la multiutility lombarda ha inoltre costituito A2A Life Ventures, società dedicata allo sviluppo di soluzioni digitali basate sull’intelligenza artificiale. Il gruppo ha anche sottoscritto un accordo di acquisto di energia rinnovabile (PPA) con Erg, rafforzando il proprio impegno nella filiera dell’energia verde.

Un piano per la sostenibilità e la crescita
Il piano aggiorna così la traiettoria di sviluppo di A2A al 2035, con l’obiettivo di combinare sostenibilità ambientale, crescita economica e innovazione digitale, in un percorso che mira a coniugare la riduzione delle emissioni con l’aumento della competitività industriale.

Mazzoncini ha ribadito che la nuova fase del gruppo si fonda sulla “determinazione a sostenere la transizione energetica del Paese” e a promuovere “un’economia circolare capace di generare valore ambientale e sociale”.

Visione di lungo periodo
Il piano rappresenta dunque un’evoluzione significativa rispetto alla versione precedente, confermando la visione di lungo periodo di A2A: un’azienda energetica integrata che guarda all’innovazione e ai mercati europei, mantenendo al contempo salde le proprie radici nel territorio italiano.

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