Vongolando

- di: Barbara Leone
 
De gustibus non est disputandum, e anche sputazzellam per dirla con Totò. E quindi se a Bruno Barbieri, chef pluristellato da anni volto amatissimo (e temutissimo) di Masterchef, piace mettere il burro negli spaghetti con le vongole fatti suoi. E gli piace così tanto, che a ridosso di Natale ha pubblicato sui social una video ricetta in cui spiegava passo passo come realizzarli sberleffando i puristi dei cui giudizi, ipse dixit, non gliene importa un fico secco, giusto per restare in area gastronomica. Il risultato, leggendo l’elenco degli ingredienti che, oltre naturalmente a vongole e spaghetti, contemplano un mix di burro, parmigiano, aglio, prezzemolo e pangrattato, è quello che il suo collega Antonino Cannavacciuolo chiamerebbe “mappazzone” allorquando, con la simpatia di un granello di sabbia nelle mutande del costume sotto il sole infuocato d’agosto, vuole umiliare l’aspirante chef che si presenta ai provini del noto talent. Prendiamo la panna… Vade retro satana! Se poco poco l’aggiungete al vostro piatto siete automaticamente fuori dai giochi. E vi sputano pure in un occhio.

Metaforicamente s’intende, ma anche un po’ materialmente perché Joe Bastianich è solito sputare davvero dalla bocca quello che non gli piace. Per loro, pomposissimi e pompatissimi chef della tv, mettere la panna in un piatto equivale a una bestemmia. Manco fosse cacchina. Perché, dicono, la panna è un escamotage da impediti e tecnicamente copre i sapori. Invece il parmigiano il sapore delle vongole non lo copre affatto! Per non parlare dei piatti della tradizione romagnola, terra da cui proviene proprio il buon Barbieri, che insulterebbe chiunque osi rivisitare la ricetta, che ne so, dei tortellini come li faceva sua nonna. E sono pure d’accordo, perché certe ricette della tradizione sono quelle e stop. Però poi non mi venire a dire che gli spaghetti con le vongole si fanno col burro, specificandolo proprio: si fanno così. Ma de che? Che può piacere ad alcuni ci sta, anzi. A volte una variazione sul tema può risultare anche meglio dell’originale.

Il problema, problemuccio va perché stiamo parlando di fuffa, è l’incoerenza di uno chef stellato che grida allo scandalo quando altri non eseguono alla perfezione le ricette. Qui non è la zia Isolina da Venafro che mette il burro negli spaghetti alle vongole, o la panna nella pasta al salmone o la pancetta al posto del guanciale nella carbonare. Stiamo parlando di uno chef che non fa che ribadire, spesso anche in malo modo, l’importanza del rigore nell’eseguire le ricette fedelmente. E ci viene a dire pure che “si fa così”. Almeno abbiate la la decenza di specificare che sono vostre rivisitazioni personali e non imponetele come verità assolute. Laddove per una cosa simile a Masterchef  avrebbe buttato fuori a calci il concorrente di turno. Della serie, si predica bene e si razzola male. 
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