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Unghie XL e cervello XS

- di: Barbara Leone
 
French, semipermanente, ricostruzione gel, baby boomer, moon, velvet, degredè… Esattamente come la moda, anche il settore unghie, anzi nails perché fa più figo, negli ultimi anni si è evoluto fino a quasi diventare una vera e propria arte. La nails art, appunto. Che siano decorazioni eleganti o estroverse, cambiano i connotati alle unghie, piccole chincaglierie o gioielli veri la nail art oramai è una vera e propria moda. Basta guardarsi intorno: difficilmente troverete una donna che non abbia le unghie impreziosite di tenui, ma molto più spesso sgargianti, colori e ghirigori vari. Il risultato è una mano curata, che in una donna fa sicuramente la differenza. Certo, poi dipende anche dalla lunghezza delle unghie. Negli ultimi tempi specie tra le giovanissime, è esplosa la mania delle unghie lunghissime. Praticamente una taglia XL, tipo artiglio d’aquila, che se poco poco (anche per sbaglio) una con queste unghie qua ti graffia finisci dritto dritto in pronto soccorso. Squadrate ma affilatissime, tipo artiglio d’aquila, oltre che pericolose non sono esattamente il massimo della comodità. Quando le vedo, la prima cosa che mi domando è: ma come cavolo faranno a farsi il bidet? Voi ci scherzate, ma quelle unghie là sono delle vere e proprie armi contundenti! Metti che devi lavare i piatti, come minimo si bucano i guanti. Sulla tastiera del pc, poi, credo che sia una mission impossibile lavorare, non foss’altro che per l’insopportabile ticchettio che ne deriverebbe. Roba da goccia cinese, che manderebbe al manicomio anche i santi. Vero è che, come quasi sempre accade, il trend arriva dalle star. Che evidentemente non hanno il problema di fare lavatrici e stirare. Resta il fatto che con quelle grinfie diventa complicato anche allacciarsi le snaekers. Sui colori, poi, stendiamo un velo pietoso: fluo, metallizzate, glitterate e a volte abbellite, si fa per dire, con decorazioni di dubbio gusto. Come nel caso del macabro trend coffin nails, che qualche anno fa spopolava tra le teenager dove coffin sta per bara: sì, perché la forma delle unghie era proprio quella, o giù di lì.

Ora va bene tutto: come si dice? Quando si è giovani tutto è concesso. Ma con dei limiti. Ed il primo di questi limiti va rispettato a scuola. Ecco perché merita un plauso la preside di un liceo di una frazione di Pozzuoli che ha emanato una circolare ove si specifica che “le unghie devono essere mantenute ad una lunghezza che consenta di maneggiare agevolmente attrezzi e palle” durante le lezioni di educazione fisica. Che poi, per onor di cronaca, è la stessa preside che tempo fa (anche in questo caso giustamente, secondo me) impose di coprire con il nastro adesivo i buchi dei jeans strappati, vietando altresì pantaloncini, t-shirt e minigonne in classe. E anche lì, apriti cielo, con le mamme imbufalite perché veniva lesa la libertà delle cucciole (in capa a loro cucciole, visto che al giorno d’oggi sono più furbe e navigate di chi ha i capelli bianchi in testa). E invece no: la preside ha ragione da vendere. Chiamasi decoro, o banalissimo buon senso. Perché se c’è un tempo per tutto, e le ragazze il tempo ce l’hanno, c’è anche un luogo per tutto. Quindi se andate in discoteca vi conciate come vi pare, e come evidentemente le vostre mamme vi permettono di fare perché le nostre manco all’ascensore ci facevano arrivare se non ci vestivamo come dicevano loro. A scuola anche no. Senza contare che nel caso delle unghie è anche una questione di sicurezza. E quindi di tutela della scuola, che se unno studente si fa male rischia di passare i guai. E per cosa, poi? Per seguire una moda, peraltro orribile. Nata da chissà quale influencer o star annoiata, servita e riverita pure per alzarsi dal letto. Alle 11, ovviamente. No, fanciulle: pensate con la vostra testa. E ricordatevi che la vostra bellezza è unica, e non ha bisogno di seguire, o peggio imitare, modelli. Vale per le unghie, e per tutta la vita. Che voi ce l’avete tutta davanti, e tanto vi dovrebbe bastare per essere felici. 
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