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Stanchi delle solite vacanze? Ci pensa Zelensky!

- di: Barbara Leone
 
Siete a corto di idee per le vacanze? Sognate di fare un viaggio all’insegna dell’adrenalina e dell’avventura? Siete stanchi delle solite e inflazionatissime mete? Allora siete nel posto giusto. Quest’anno fate ciao ciao a Grecia, Ibiza, Zanzibar, Dolomiti o costiera romagnola che sia. Ci pensa lo zelante Zelensky! E no, non è una boutade. Non ci credete? Provate a fare un giro su Visit Ukraine, la più grande piattaforma turistica del Paese che qualche giorno fa ha lanciato nuovi pacchetti online a dir poco sui generis, per usare un eufemismo. “Da circa due mesi siamo visitati da oltre un milione di persone al mese di ogni parte del mondo”,  ha detto all’Adnkronos Anton Taranenko, Ceo della piattaforma che aggiunge: “nell’ultimo mese la nostra piattaforma è stata cliccata, tra gli altri, da oltre 70mila tedeschi, quasi 25mila italiani, oltre 30mila americani e 23 mila inglesi. Abbiamo capito che l’Ucraina incuriosisce e ha un forte potenziale di attrazione turistica”. Da qui l’offerta per “scoprire bellissime città, seguire le orme dei difensori, vedere come i centri abitati si stanno riprendendo dagli orrori”.

A coronare il tutto un invito strappalacrime e strappacore, che farebbe capitolare anche il più putiniano dei viaggiatori: “senti il battito del cuore di tutto il mondo libero. Assisti alla grande storia e fai un viaggio in Ucraina con noi”. Del resto cosa c’è di meglio che risvegliarsi al mattino con il suono delle sirene invece al posto del canto degli uccellini della Val Gardena? E ce n’è per tutti i gusti, anche se le proposte più accattivanti sono sicuramente quelle che riguardano le cosiddette “Città coraggiose”. Con soli cinquanta euro, infatti, è possibile acquistare pacchetti per tre ore di tour che vi faranno provare l’ineguagliabile ebbrezza di visitare “le invincibili Bucha e Irpin”, “l’inconquistata Mykolaiv” e “l’indistruttibile Kharkiv”. Mentre per 180 euro potrete soggiornare per tre giorni a Kiev, colazione inclusa ovviamente. Degno di nota è, poi, il tour nella “Odessa criminale”. Sì, proprio quella che quell’altro sciamannato sta bombardando un giorno sì e uno pure. Qui potrete ammirare quei quartieri dove sono nati “tutti i più famosi ladri e gangstar della città”. Non siamo ubriachi eh, c’è scritto proprio così. L’esperienza è, insomma, decisamente unica e immersiva.

Per i più indecisi c’è un’ampia galleria di foto che ritraggono le città martoriate: palazzi sventrati, auto in fiamme, civili feriti o che imbracciano un kalashnikov. La più bella, si fa per dire, è forse quella di Leopoli ancora fumante. Tra i motivi per visitarla, si legge, “la gastronomia, il più grande mosaico di ciambelle al mondo” e un esclusivo tour “nella zona dove sono morti i primi civili”. Tutto, però assicurano, in totale sicurezza. “Ampio spazio è dedicato nel nostro sito agli allarmi delle sirene - dice ancora Taranenko -. Siamo abituati a far prestare grande attenzione alle modalità di sicurezza. Abbiamo acquisito esperienza già grazie al turismo a Chernobyl, molto rischioso e per il quale era indispensabile rispettare le regole”. Convinti loro… Noi qualche dubbio ce lo abbiamo: perché come cavolo si fa a parlare di sicurezza in un Paese in guerra? E però gli crediamo sulla fiducia. Le intenzioni di questa stravagante, per usare un eufemismo, iniziativa sono sicuramente nobili e buone. Dal momento che lo scopo è quello di finanziare la ricostruzione. E noi ci siamo, eccome se ci siamo per gli amici ucraini. Ma pare brutto se contribuiamo col caro, vecchio bonifico? 
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