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Scene da un matrimonio coatto

- di: Barbara Bizzarri
 
Atmosfera da Far West l’altra sera tra Micaela Ramazzotti e l’ex marito Paolo Virzì, separati ormai da un anno: l’attrice era in compagnia del nuovo fidanzato, il tatuatissimo e pompatissimo Claudio Pallitto, personal trainer proprietario di una piccola palestra a Roma ed ex concorrente del reality “Tamarreide” nel 2011 a cui si aggiunge qualche particina nel cinema (chi, abitando a Roma, non ha in curriculum almeno una comparsata?), insomma l’esatto opposto dell’esangue regista, del resto la storia è maestra e la vita sceneggiatrice ma nessuno impara mai niente altrimenti si saprebbe che l’idillio tra attrice e regista è un grande classico ma dura i primi tre film, ovvero il passaggio da sconosciuta di belle speranze a giovane promessa ed eventuale conseguente consacrazione dopodiché è destinato a finire e/o ricominciare daccapo con altre facce e altri nomi, e mica tutte sono geniali come Sophia Loren (certo, va detto pure che Carlo Ponti era un produttore, anzi, all’epoca IL produttore, insieme a pochi altri).

Comunque, tant’è: i due ex piccioncini, che dopo alcuni tentativi di salvare il salvabile hanno preso atto che dinanzi al muscolo tirato a lucido non c’è matrimonio che tenga, si sono incrociati in un ristorante di piazza Albania, all’Aventino, dove lunedì sera è divampata una violenta discussione, peraltro lunghissima (40 minuti, dice chi ha cronometrato il diverbio) e che ha reso necessario l’intervento dei carabinieri e perfino di un’ambulanza del 118, mentre i testimoni riferiscono di sedie, posate e cellulari volanti tra un urlo belluino e l’altro. Nel parapiglia è stata ferita la primogenita di Virzì, Ottavia, il che spiegherebbe l’ambulanza, dovuta, dicono, anche a un malore dell’attrice durante il tafferuglio alla Bud Spencer. Soltanto intorno alle 23 a piazza Albania è tornata la calma, ovvero quando i due si sono allontanati, separatamente s’intende, dal locale. Finora nessuno ha sporto denuncia ma i militari indagano per ricostruire gli eventi, a partire dai filmati consegnati dal proprietario del ristorante, il quale per primo ha cercato di sedare gli animi dei suoi due clienti abituali, pronti a risarcire i danni, dicono (e ci mancherebbe altro). In effetti questi (penosi) spettacoli in pubblico dovrebbero essere evitati, altrimenti diventano la palese dimostrazione che su certi argomenti, miei cari, davvero non ci state più a capì un ca**o: ma da mo’!
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