Panzironi: TAR boccia la dieta del guru tv, confermata multa da 265mila euro
- di: Barbara Bizzarri
La nostra è un’epoca funestata da sedicenti guru più o meno credibili, ma hanno tutti un denominatore comune: speculare sulla paura collettiva di invecchiare, ammalarsi e morire. Il ciclo della vita è rimasto tale soltanto nei cartoni animati traumatici tipo Re Leone, perché evidentemente alla cinica umanità 3.0 l’idea sta sulle balle. E c’è chi ne approfitta: ultimo, ma solo in ordine temporale, Adriano Panzironi, inventore della dieta che promette di vivere fino a 120 anni (ma per fare cosa? Testare i pannoloni del futuro?) purché ovviamente si comprino i suoi integratori. Panzironi, già sotto processo per esercizio abusivo della professione medica, aveva incautamente fatto ricorso contro la multa da 265 mila euro comminata da Agcom al canale tv Life 120, ma con le sue scriteriate televendite è riuscito nell’ardua impresa di mettere tutti d’accordo: contro di lui, però, e a questo punto deve vedersela pure con l’Ordine dei Medici, l’Ordine dei Giornalisti, l’Associazione Panificatori di Confcommercio e la Società Italiana di Diabetologia. Intanto, il Tar del Lazio aveva approfittato dell’impugnazione del giornalista per approfondire e poi, come prevedibile, demolire le sue richieste. I giudici hanno confermato la multa, definendo le trasmissioni del guru fuorvianti e lesive per la salute pubblica nel malaugurato caso che qualcuno ci cascasse, come presumibilmente è già accaduto.
L’Agcom decise di sanzionare l’emittente propagandistica Life 120 perché, nel maggio del 2018 fu trasmessa, nell’ambito di una televendita, l’intervista ai genitori di una bimba affetta dalla sindrome di Rett. I media, tuttavia, come ogni giornalista serio dovrebbe sapere, non possono utilizzare minori affetti da gravi patologie a fini di lucro. Agcom ha valutato quindi l’intera programmazione del canale Life 120 una sorta di educazione continua al Panzironi way of thinking, tra commenti, analisi e una vasta gamma di prodotti in vendita, dagli integratori al libro che insegna come campare per oltre un secolo: con tutti i soldi che ha scucito ai meno accorti, lui ci riuscirà di sicuro. Per i giudici, Life 120 è nient'altro che pubblicità e il Tar ha dichiarato che “gli approfondimenti e le testimonianze trasmesse dal canale Life 120 sono idonee a diffondere sfiducia nella medicina tradizionale. Se è vero che la riduzione degli zuccheri e l’attività motoria determinano il miglioramento delle patologie, come dimostra la medicina tradizionale, è tuttavia pericoloso, in termini di salute pubblica, collegare all’adozione di un preciso stile di vita la cura o la regressione di malattie gravi come tumori o patologie genetiche”. Di conseguenza, la multa è confermata: dura lex sed lex, e speriamo che grazie a sentenze come questa il tempo delle wannemarchi finisca, una volta per tutte.