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Password condivise: Netflix dalle minacce passa alle offese

- di: Barbara Bizzarri
 
In un mondo che mente su tutto, a ristabilire la verità ci pensano i creativi di Netflix per riposizionare nella giusta prospettiva il pensiero attuale, e finalmente si rivolgono al pueblo dicendo quello che tutti pensano anche se nessuno ha il coraggio di dirlo, nonostante poi ognuno si comporti di conseguenza. 

Qualche giorno fa, invece degli orari dei treni, sui tabelloni delle stazioni italiane è comparsa la scritta, se vogliamo poco lusinghiera e vagamente insultante, “siete insetti”. Almeno non diceva “mangiate insetti”, ma è soltanto questione di tempo: trattandosi di una pubblicità, mi aspetto che presto qualcuno dai tabelloni inizi a esaltare la farina di grillo in ossequio alle follie targate EU. 

Tornando a quella che per ora è l’unica scritta in tema, è stata sufficiente per mostrare il pensiero comune travestito da guerrilla advertising per presentare una nuova serie tv di fantascienza (più di quella che vediamo ogni giorno? Ne dubito) appena arrivata sulla piattaforma del colosso di streaming.

Nonostante i disagi creati da queste verità lasciate cadere dall'alto dei tabelloni sui malcapitati costretti ad usufruire dei trasporti pubblici, e che hanno fatto andare di traverso i tramezzini di Cracco a qualche ansioso debole di cuore, fortunatamente adoro i viaggi in treno, e non esiste nulla più consolante e rappresentativo, per me, dell’allontanarsi, o avvicinarsi a un luogo, cullata dal dolce rollio di una carrozza e dalla musica di Franco Battiato, pensando che no, non stiamo affatto vivendo in una riedizione sguaiata de La Metamorfosi.
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