MuSaBa: vivere a colori

- di: Enrico Fulfaro
 
MuSaBa (Museo   di   Santa   Barbara)   è   nato nel   1969 dall'idea di Nik Spatari e Hiske Maas, che abbandonata la vita caotica di Milano, decidono   di trasferirsi nel paese di origine   di   Spatari   (Mammola)   per   realizzare   nel Parco Nazionale di Aspromonte, un luogo dove arte natura e architettura si potessero fondere armonicamente. Ne parlo con Hiske Maas, che mi racconta come sia riuscita a trasformare il sogno in realtà: “io a 19 anni sono andata via di casa, ho girato il mondo, studiavo e lavoravo, stanca   della   vita   caotica   di   Milano,   abbiamo   deciso con Nik di trasferici in Calabria per realizzare un parco museo laboratorio” attorno ai resti di un antico complesso monastico del X secolo trasformato nella sede del MuSaBa-fondazione Spatari/Maas, sul promontorio di Santa Barbara.



È un museo all’aperto di circa 7 ettari, composto da giardini ed orti mediter- ranei, un ex complesso monastico, un museo   ricavato   nell’ex   chiesa   del 1100 che ospita “il sogno di Giacobbe” definita la Cappella Sistina Calabrese. Completano il complesso, la nuova sede museale la “Rosa dei venti”, un laboratorio d'arte “il Camaleonte”, una “ex stazione” convertita in residen- ze-studio-uffici  e infine una   “Art   residence   foresteria” con un chiostro di 1000 mq di mosaici. Il museo ospita opere d’arte monumentali, opere di arti visive moderne e contemporanee realizzate da   Spatari   e   da   artisti   internazionali:   “Fountain” di Jin Jong Chen, “Donna fontana” di Stevie Kervin,   “Fireman”   di   Italo Stanga, “Concetto Universale”   di   Nik   Spatari,   opera   più   imponente   del parco diventata l'emblema del MuSaBa.  



“Spatari è l’antidoto dell’archistar che fa oggettistica, nella sua semplicità, concentra i suoi progetti sull’evoluzione della storia mediterranea nella più significativa    espressione    visivo-scientifica:    le    arti,    l’architettura,    l’ambiente e le scienze dell’uomo in tutti gli aspetti antropologici formali, sociali, ma- teriali eclettici. adotta criteri di grande raffinatezza nel valutare l’uomo,   la natura, lo spazio, ragiona in termini di funzioni da distribuire,  sempre pensando a un sistema che deve essere goduto da tutti” .
 
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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