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Manovra al ragù di cinghiale

- di: Barbara Leone
 
Che geni! Ma com’è possibile che nessuno ci abbia pensato prima? Sono mesi e mesi che dissertiamo sull’invasione dei cinghiali nelle nostre città, e invece la soluzione era facile facile. A portata di zampa. Prendi una doppietta, e spara. Problema risolto. Non solo. Perché, grazie al geniale emendamento partorito in zona Cesarini dal governo in sede di Manovra, si prendono due cinghiali, pardon piccioni, con una fava. Gli ungulati spariranno dai centri abitati, e contemporaneamente si risolverà anche il problema di tante famiglie che in questo periodo di crisi stanno stringendo la cinghia. Perché non solo i cinghiali si potranno tranquillamente ammazzare sotto casa, ma si potranno anche mangiare. Quando si dice il genio! Ovviamente ad imbracciare i fucili potranno essere solo i cacciatori, ed ovviamente prima di farne ragù ci saranno tutti i controlli e permessi igienico-sanitari del caso. Sai com’è, fino a qualche giorno fa era tutto un aiuto aiuto la peste suina. Ma per come l’ha pensata il governo, sarà tutto sotto controllo. E no, non  dovremo uscire col giubbotto antiproiettile perché mica sarà il far west.

Il Governo lancia la caccia al cinghiale a Roma

Questo pericolo proprio non c’è. L’emendamento è serio. E noi italiani siamo seri, rispettiamo le regole e spacchiamo il capello in quattro. Peccato che tra ciò che stabilisce la norma e ciò che verrà recepito lo scenario più probabile è proprio quello del safari urbano. Ingenuo chi pensa il contrario. Perché al di là della questione animalista, c’è pure quella della sicurezza dei cittadini tutti. E sinceramente anche del cattivo esempio che viene dato ai più piccoli. Sai che spettacolo per i bambini, che magari s’affacciano alla finestra ed assistono in diretta a una battuta di caccia tipica della preistoria. Il problema esiste, ed è serio. Ma anziché programmare la sterilizzazione e il contenimento nel loro habitat, anziché adottare un piano rifiuti come si deve per evitare che le strade siano piene di monnezza che li attrae, questi che fanno? Aprono la caccia al cinghiale in città. Geni al quadrato! Ora in città dovrà stare attento chi rovista tra i cassonetti. Ma pure chi porta a spasso cani belli grossi, visto che tra i cacciatori potrebbero esserci vecchietti un po’ cecati. A godere, manco a dirlo, sono solo e soltanto loro: i cacciatori. Ed infatti questo emendamento ha il nauseabondo tanfo dell’ennesimo salamelecco nei confronti di una lobby che continua a dettar legge, nel vero senso della parola. Non ce ne stupiamo, visto che al governo c’è un partito, la Lega, che da sempre è ossessionata dalla liberalizzazione della caccia e dal trasferimento della sua regolazione dallo Stato nazionale ai poteri regionali. A questo punto non ci resta che sperare, per una volta, nell’intervento dei Verdi che si vogliono appellare all’Europa, dal momento che l’emendamento in questione violerebbe, dicono, la legge nazionale sulla caccia che recepisce una normativa comunitaria. Se così non fosse, c’è il rischio che opss… ho ucciso una persona davanti al pizzettaro, eppure mi era semblato di vedele un cinghiale. Infondo non capita spesso di risolvere un problema con le pappardelle al ragù. 
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