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Lunga, resistente, morbida... e cara, molto cara!

- di: Barbara Leone
 
Sedetevi comodi, possibilmente su di un trono di porcellana. Perché è l’ideale per srotolare questa delicata faccenda. Innanzitutto: ve la ricordate quella pubblicità di qualche anno fa, che decantava le lodi della carta igienica? Immagino di sì… “Lunga, resistente, morbida...”. Orbene, è giunto il momento di aggiornarla. Perché sarà pure lunga, resistente e morbida. Ma oggi come oggi è soprattutto cara. Molto cara! Negli ultimi tre anni, infatti, il prezzo della carta igienica è schizzato alle stelle. A dirlo è il Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), che analizzando i dati dell’osservatorio Mimit ha potuto verificare che nel 2021 una confezione da quattro rotoli costava in media 1,74 euro. Oggi, per la stessa confezione, bisogna sborsare 2,51 euro. Stiamo parlando del 44,2%. Manco fosse tartufo o champagne! Beni, questi ultimi, che sono infondo superflui. Mentre la carta igienica, diciamolo senza vergogna, è il nostro indispensabile e insostituibile alleato quotidiano in bagno. Insomma, simbolo della civiltà oltre che dell’igiene, la carta igienica è quasi diventata un bene di lusso.

Ma non disperate! Perché andando su e giù per lo Stivale i prezzi cambiano, e manco poco. Se vivete a Bolzano c’è poco da ridere: per quattro rotoli pagherete, infatti, 3,40 euro. In questo caso, potreste considerare una gita a Siracusa, la città più economica per il prezioso rotolo: 1, 77 euro. Certo, potrebbe sembrare una soluzione estrema, ma con i prezzi attuali, ogni idea per risparmiare è benvenuta. E poi, un po’ di turismo non fa mai male, no? E Siracusa è un incanto. I rincari più pesanti si sono  registrati a Grosseto e Ferrara, con un aumento dei prezzi che supera il +89 per cento, +85 per cento a Bolzano, Udine e Livorno. Mentre le province dove la carta igienica è rincarata di meno nell'ultimo triennio sono invece Messina (+14,5 per cento ), Bari (+15,3) e Vercelli (+17,3). In tutto questo tristemente comico, oltre che surreale, pensare che un oggetto così umile possa riflettere tanto bene le difficoltà economiche globali. Forse, in futuro, guarderemo indietro a questi anni e ci faremo una risata, pensando a quando la carta igienica era quasi considerata una valuta. Dopotutto, se c'è una cosa che gli italiani sanno fare bene, è trovare l'umorismo anche nelle situazioni più improbabili. Con prezzi simili, poi, c’è poco da fare gli schizzinosi.

E dire che, oltre ad essere un oggetto di necessità, la carta da culo igienica rappresenta da sempre anche un universo di preferenze personali e stravaganti. C'è chi ama la fragranza delicata alla camomilla, per un'esperienza di pulizia quasi aromaterapica. Altri non possono fare a meno della carta igienica colorata, perché anche in bagno l’estetica ha la sua importanza. E poi ci sono gli ecologisti convinti, che preferiscono la versione in carta riciclabile, meno soffice magari, ma sicuramente più amica dell’ambiente. Non solo. Forse non tutti sanno che esiste una carta igienica rivestita d'oro a 22 carati, venduta per la cifra astronomica di 1,3 milioni di dollari, creata come un'esperienza di lusso estrema, dimostrando che anche gli oggetti più semplici possono diventare simboli di opulenza. In quanto a stravaganze, poi, non si può non citare la carta igienica con sudoku, ideale per gli amanti dei rompicapi in cerca di uno stimolo (mentale e non) per concentrarsi meglio quando fanno la pupù.

O quella con le barzellette stampate su ogni foglio, perfetta per strappare un sorriso anche quando sei sotto sforzo. E che dire di quella nera? Intramontabile come il tubino, per chi è in cerca di stile e vuole confondere le acque (del cesso, e non). Sempre in tema carta igienica c’è poi l’annosa questione del “rotolo finito”. Avete presente? Un problema apparentemente invisibile agli uomini di casa. Per loro il rotolo nuovo si materializza da solo per magia. E’ un mistero degno di un romanzo noir, come la carta glamour di cui sopra: il rotolo finisce, ma lui non se ne accorge. Probabilmente perché per lui il bagno è un luogo di meditazione e lettura, dove dedicarsi alle ultime gesta di Sinner o ai drammi calcistici della Roma, Lazio o Inter che sia. È il classico caso del “non è compito mio”, e così il rotolo rimane vuoto fino a quando qualcuno (leggasi moglie o compagna et similia) non decide di intervenire.

La carta igienica è per certi versi, dunque, anche un simbolo della nostra epoca, che paradossalmente riflette tanto le difficoltà economiche quanto le nostre piccole, grandi stravaganze. Di certo, è un bene più che necessario. Per il corpo e per la mente. Perché, come canta Benigni nel suo spassoso e irriverente “Inno del corpo sciolto”… pulirsi il culo dà gioie infinite con foglie di zucca di bietola o di vite… Prendiamola a ridere, va, che sennò ci sarebbe proprio da incacchiarsi e non poco per questi assurdi rincari. E magari, nel frattempo, scegliamo quella alla camomilla per rilassarci un po’.
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