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La stampa le suona e Tiziano gliele canta

- di: Barbara Bizzarri
 
Tiziano non ci sta e inveisce contro tutti quelli che lo hanno accusato di volersi fare pubblicità con la storia del suo divorzio, obiettando che, invece di fare outing, avrebbe potuto piazzare accanto a sé una pseudofidanzata, magari anche stipendiata lautamente (non sarebbe stato il primo), risparmiandosi così una serie infinita di rotture di coglioni, senza essere costretto a vedersela con i soliti teatrini da guelfi e ghibellini (rima involontaria) di casa nostra, dato che tutti si sentono in dovere ormai di pronunciarsi su ogni tipo di argomento, dal clima alla fusione a freddo passando per la vita sessuale e coniugale degli adulti consenzienti. 

Dopo aver aperto le danze con un post su IG in cui annunciava la separazione da Victor Allen, ex dirigente Warner sposato quattro anni fa, il cantante è stato travolto da una slavina di insulti, perché leggere e non commentare all’insegna di una sana accettazione della vita altrui ormai è qualcosa che la maggior parte di Brocco88 e Fragola86 non sono fisiologicamente più in grado di fare, ammesso che ne fossero capaci anche prima, quando le loro acute osservazioni erano limitate agli avventori del bar del paesino. 

Oltre ai succitati, la popstar se la prende, in un altro post su IG, con la categoria dei giornalisti, notoriamente fra i mestieri più antichi del mondo, per il tono a dir poco da tribuna del Comitato di Salute Pubblica (se non sapete cosa sia, urge ripasso di storia), di alcuni articoli pubblicati a seguito delle sue dichiarazioni riguardanti la sua vita privata. Ignorava, il povero Tiziano, di esser nato nel Paese delle comari, quelle che se non possono più dare il cattivo esempio sono pronte a dirozzare l’intelletto al pueblo e spiegare agli ignari come vivere, e ignorava pure che i corsi di deontologia con cui l’Ordine fracassa gli attributi dei suoi iscritti, all’atto pratico e a leggere certi articoli sono praticamente lettera morta, perché dagli insulti per i figli “comprati” in quanto nati da madre surrogata, all’insinuare che il cantante volesse farsi pubblicità per il suo libro allora in imminente uscita, quasi fosse un tronista o un influencer qualsiasi, è stato un attimo. Un attimo di mancata lucidità, si potrebbe dire. 

Come tutti quelli che in questo mondo difficile scelgono la via impervia della sincerità, anche il povero Ferro ha dovuto pagarne il fio: ma almeno, il suo libro è in cima alla classifica dei bestseller. 
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