La palpatina a Blanco e la parità dei sessi quando fa comodo

- di: Barbara Leone
 
La legge è uguale per tutti. E pure i palpeggiamenti, o molestie che dir si voglia. Perché di questo stiamo parlando: di molestie sessuali. Ma a parti invertite. Perché questa volta ad essere molestato è un uomo. E non un uomo qualunque. Ma un giovane cantante molto amato, fin troppo oserei dire, dalle ragazzine: Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, vincitore dello scorso Festival di Sanremo in coppia con Mahmood. Nel mezzo di un concerto, peraltro affollatissimo, la giovane promessa delle ugole d’oro si è ritrovato, senza saper perché né per come, con la mano di una fan proprio lì: laddove non batte il sole. Diciamo innanzitutto che del fattaccio nessuno se ne sarebbe accorto in tempi lontani. Quelli delle care vecchie polaroid, intendo. Ma oggi, si sa, viene tutto filmato e postato sui social. E ciò dovrebbe bastare per contare fino a dieci prima di azzardare una qualunque scempiaggine. Nessuno se ne sarebbe accorto se un’altra zelante fan non avesse fatto un video, immediatamente postato su Tik Tok. Come sempre succede in questi casi, tempo un nanosecondo ed il video è diventato virale. Con tutte le conseguenze del caso. I più hanno minimizzato l’accaduto, e parlo d’insigni giornalisti solitamente pronti a puntare il ditino contro gli sporcaccioni di turno. Ma che vuoi che sia, una star lo deve mettere in conto, che esagerazione… Insomma, molto rumore per nulla. Perché quegli stessi che, hanno giustamente messo in croce gli alpini per gli osceni comportamenti tenuti all’ormai famosissimo raduno, hanno quasi ridicolizzato l’accaduto, qualcuno invece la questione l’ha sollevata: ma la molestia non è uguale per tutti?

Secondo Giulia Bongiorno si tratta addirittura di violenza sessuale

Assolutamente sì. Anzi, secondo Giulia Bongiorno, senatrice e fondatrice con Michelle Hunziker della onlus contro gli abusi “A doppia difesa”, nella fattispecie trattasi addirittura di violenza sessuale. Perché, dice, palpeggiare zone erogene senza il consenso dell’altro (uomo o donna che sia) può integrare il delitto di violenza sessuale, con una pena da 6 a 12 anni di reclusione. “La parola chiave - sentenzia la Bongiorno - è il consenso”. E l’apodittica, e per alcuni scomoda, verità è che, in questo caso, il consenso non c’era. Ma al di là della questione strettamente legale, il vero problema di fondo è un altro. Ovverosia che se fosse successo, che ne so, alla Pausini si sarebbe scatenato l’inferno. E invece quella che a parti invertite sarebbe stata una notizia da prima pagina, con tanto di titoloni, dibattiti e sciabole femministe sguainate al seguito, è stata relegata a notiziuola. Ma tutto il popolo tutto del #metoo, del “Se non ora quando” e compagnia cantando che fine ha fatto? Semplicemente non pervenuto. Della serie, c’è parità dei sessi solo quando vi pare. E soprattutto quando fa più comodo, E è non pervenuta nemmeno madame vergogna. Perché, volendo allargare il discorso, non si può non sottolineare come oramai non esistano più freni né pudori. Ma ve l’immaginate una fan di De Gregori, Zero, Baglioni che nel bel mezzo di un concerto gli va a mettere le mani lì? Personalmente arrossisco al solo pensiero. E no, non appartengo esattamente all’era delle guerre puniche. Semplicemente mi hanno insegnato la buona educazione, e un sano senso del pudore. Che non vi sia più speranza alcuna lo dimostra, infine, il commento della fanciulla che ha girato e postato il video: “Ha messo la mano sul c...o di Blanco rovinandomi il video dove lui prende per mano il mio ragazzo”. Eh già. Il problema non è l’ignobile e volgare palpatina, ma il fatto che ti abbia rovinato la possibilità di pavoneggiarti su Tik Tok mano nella mano con una star. Mano su mano giù, a mancare qui è ineluttabilmente il cervello.
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