La Camera blocca il presidenzialismo. Ora riflettori sulla legge elettorale

 
La Camera affossa il presidenzialismo alla francese di Giorgia Meloni. Il copione si ripete anche in Aula: così come già avvenuto in commissione, vengono approvati gli emendamenti soppressivi presentati dal Movimento 5 stelle, che stoppano la riforma costituzionale che mirava ad introdurre l'elezione diretta del Capo dello Stato. E, sempre come già accaduto in commissione, a pesare sono le assenze tra i banchi degli alleati: scorrendo i tabulati delle votazioni, infatti, risultano determinanti le assenze non motivate da missione che si registrano tra le fila di Forza Italia e Lega (16 deputati azzurri e 26 leghisti, in tutto gli assenti per così dire 'ingiustificati' nel centrodestra sono circa una settantina). (AGI)
 
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