Inaugurato il Festival dell’Economia di Trento alla presenza del Cardinale Gianfranco Ravasi e di Silvia Avallone

- di: Barbara Bizzarri
 
Al via la diciassettesima edizione del Festival dell’Economia a Trento, un appuntamento organizzato dal Sole 24 Ore e contraddistinto dall’alta qualità delle riflessioni e dei dialoghi che si snodano attraverso la filosofia, la letteratura, la religione, l’arte. Protagonisti dell’inaugurazione, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, e la scrittrice Silvia Avallone.  “Viviamo in un’epoca di bulimia dei mezzi e anoressia dei fini, come ha detto Paul Ricoeur. Pensiamo alla tecnologia e a quanto poco ci interroghiamo sul senso della vita - afferma Ravasi, che cita filosofia, etica e spiritualità, e diversi pensatori, tra cui lo stesso Ricoeur e Wittgenstein - Il pericolo per il mondo è la mancanza del senso di meraviglia e di desiderio. Il vuoto, l’assenza percepiti non come punto di partenza, su cui interrogarsi, ma come indifferenza”. Una riflessione profonda che si amplia con la poesia di Giorgio Caprotti, le citazioni di Bernanos e di Turoldo, e che vede la partecipazione di tanti ospiti e la presenza in platea dei rappresentanti delle istituzioni. Edoardo Garrone, presidente del Gruppo 24 ORE, dà l’avvio alla cerimonia di apertura: “Il Sole 24 Ore, che fa parte della squadra di promotori fin dall’inizio, organizza questo nuovo format assieme alle istituzioni trentine, che ringrazio sentitamente. Abbiamo messo il nostro impegno, forti di 157 anni di storia e di leadership sulle tematiche economico-finanziarie, con un lavoro in team iniziato un anno fa. Siamo convinti sarà un successo”. All’inaugurazione hanno partecipato anche Federico Silvestri, direttore generale 24 Ore System e ad 24 Ore Eventi, che ha sottolineato: “Il nostro è un palinsesto che vuole parlare a tutti, frutto di un lavoro complesso e condiviso”, Enrico Salza, presidente Tinexta, Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing e, in veste di conduttrici, Marta Cagnola, giornalista e conduttrice Radio 24 e Rosalba Reggio, giornalista de Il Sole 24 Ore. A Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata de Il Sole 24 Ore, il compito di aprire ufficialmente il Festival: “Il parterre di relatrici e relatori è di altissimo livello.

Menti brillanti che si confrontano su come cambia il mondo con la pandemia e la guerra in Ucraina. Ma si parla anche di metaverso, criptovalute, di visioni sul mondo digitale guardando alle nuove generazioni”. Anche il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, ribadisce: “Un lavoro valido che parte già dalla scelta del titolo di questa edizione, coerente con la pandemia e che risulta attuale, purtroppo, di fronte alla guerra che abbiamo dinanzi. Tanti contributi concreti arriveranno dal programma e dai relatori: premi Nobel, ministri, autorevoli pensatori. Un’offerta che conferma la vocazione del Festival di essere vicino all’attualità, all’economia dei territori e capace anche di parlare ai giovani. Invitiamo dunque tutti gli spettatori e anche il pubblico trentino a partecipare”. “Benvenuti a Trento – ha esordito il sindaco di Trento Franco Ianeselli - Una città alpina. E chi vive fra le montagne, fatte di altezze, ogni giorno si confronta con il senso della misura, che forse ha un legame con l’economia. Ma la nostra è la stessa città che 500 anni fa ha ospitato un altro ‘festival’: il Concilio di Trento. Trento, dunque, crocevia tra mondo italiano e tedesco, ha imparato a trasformarsi in una capitale, fatta di persone che interrogano il presente per capire il futuro, come si fa al Festival dell’Economia”. Il Rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian, ha sottolineato: “Dobbiamo unire tutta la nostra cultura, tutto ciò che sappiamo fare. Questo è anche il primo Festival dell’Economia che torna interamente in presenza. Vedo tante persone e giovani in giro per la città che hanno voglia di partecipare. Il programma di quest’anno è particolarmente ricco, permette di muoversi liberamente e curiosare. Non ci sono eventi di serie A o B, tutti gli eventi sono stimolanti e offrono un arricchimento personale”. Il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, ripercorre la valenza di una manifestazione attenta all’attualità e a un mondo funestato dall’atrocità di più guerre. “La speranza è che da questo disordine nasca una strada nuova da seguire, che il processo si consolidi con la partecipazione dei giovani, delle donne, di tutte le energie vitali che hanno la forza per costruire un nuovo ordine. Dobbiamo recuperare il valore della pace, la partecipazione al Festival di diversi Premi Nobel per la pace non è un caso. Questo è un Festival aperto, che si arricchisce con la qualità delle persone e delle loro competenze”.
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