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Il suo grosso grasso matrimonio indiano

- di: Barbara Bizzarri
 
Ci sono dei libri estremamente istruttivi su come gira il mondo al giorno d’oggi: uno è ‘Asiatici ricchi da pazzi’, che ha pure la sua paredra su Netflix. Il culture shock è notevole, abituati come siamo a ricchi che fanno i poveracci da mane a sera e vivono come l’ultimo degli studenti universitari, in tuta e ciabatte pigiati a decine in appartamenti fatiscenti nel pieno di borgate tristerrime. Dimenticate i sensi di colpa occidentali per immergervi nell’opulenza orientale con il matrimonio del tenero pargolo di Mukesh Ambani, l'uomo più ricco d'Asia, e decimo megapossidente del pianeta, 66 anni e un patrimonio netto stimato in circa 115 miliardi di dollari. Per chi ha letto Shantaram, le faide familiari indiane non sono un mistero, perciò sopravvoleremo sui particolari truculenti per dedicarci allo sposalizio in pieno stile Bollywood. Credevate, o ingenuotti, di averle viste tutte con il matrimonio del principe del Brunei? No, non avete ancora visto nulla. Lo Zio Paperone Made in India ha riunito Rihanna e Mark Zuckerberg, Bill Gates e Bob Iger a Jamnagar, cittadina dello stato del Gujarat, nell'India occidentale, per presenziare con altri 1.200 vip alla festa pre-nuziale dell’erede ventottenne: le celebrazioni sono appena cominciate e dureranno fino a luglio, quando finalmente Anant impalmerà la sua fidanzata di lunga data, Radhika.

E se per il matrimonio di sua figlia, Ambani ha speso oltre cento milioni di dollari (ed è una femmina: bando alle ipocrisie), si può solo immaginare cosa farà per il figlio maschio nonché erede. A cominciare dalla cantante: Anant voleva Rihanna e così è stato nonostante la star abbia diradato le sue apparizioni in seguito alla nascita del secondogenito, Riot Rose. A farle tornare la voce, un cospicuo assegno da 9 milioni di dollari. E poi come resistere a cotanta compagnia, se a festeggiare ritrovi pure Bill Gates, uno dei pochi in grado di inquadrare nella giusta prospettiva di business Cina e India, e Bob Iger, amministratore delegato della Disney, che ha appena annunciato un accordo con Reliance Industries per unire le attività nel settore dei media in India, una fusione che creerà un colosso dell’intrattenimento da 8,5 miliardi di dollari nella ormai quinta economia del mondo.

Intanto, mercoledì si è svolto il primo giorno della festa: prendete i popcorn, sono d’obbligo. Il magnate indiano, accompagnato dalla moglie Nita e dalla coppia dei futuri sposi ha offerto una cena ai 50mila abitanti di Jamnagar, dove è nata la sua azienda e dove sta facendo costruire un complesso di templi indù ‘per mantenere l'identità culturale e spirituale dell'India al centro dei festeggiamenti per il matrimonio’. Evento imperdibile stasera, quando sul red carpet dei festeggiamenti sfileranno il capo di Google Sundar Pichai e il fondatore di Blackrock Larry Fink, l’emiro al-Thani del Qatar e i reali del Bhutan, Ivanka Trump e ancora star di Bollywood e campioni di cricket. Per l’occasione, una flotta di aerei è a disposizione degli ospiti per raggiungere Jamnagar da Nuova Delhi e Mumbai: unica limitazione, non più di tre valigie per coppia e la richiesta di non spazientirsi qualora si superassero le tre ore per il servizio di lavanderia: se penso ai tempi biblici della mia tintoria a Roma mi viene da piangere. Non è finita qui: è prevista anche una fornitura di abiti a tema per ogni evento: per esempio, costumi da Jungle Fever per visitare il centro di salvataggio “Vantara” che si occupa di animali maltrattati, feriti o in via di estinzione e dispone anche di un ospedale per elefanti. A disposizione degli invitati anche stilisti, parrucchieri e truccatori, e una ricca cena con 500 piatti creati appositamente da un centinaio di chef: e siamo appena all’inizio. 
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