I pinguini tattici non nucleari di Luciana

Il grande Freak Antoni, nel 1991, pubblicò un libretto dal titolo vero e autenticamente presago, visto quello che è successo dopo: “Non c’è gusto in Italia a essere intelligenti”. Tra le argute pagine del suo testo che vale oro oggi più di allora, il mito scrisse: “modi per far ridere gli italiani: ca**, cu**, pipì, popò, eccetera. Ripetere in crescendo”. Ora, io non so se il prezioso tomo sia mai capitato nelle manine sante della Lucianina nazionale, però qualcosa deve averla imparata dato che lei, sui suoi Walter e Yolanda – ipsa dixit – intesi come lemmi ci ha costruito una incredibile fortuna. Il punto è che ce li propina da vent’anni insieme a battute francamente terrificanti come quella che ha prodotto ieri nella puntata di CTCF in cui era ospite Alberto Angela.

La Littizzetto e la sua ironia a "Che tempo che fa"

Sentir parlare delle posizioni in cui defecano i pinguini per venti minuti dopo cotanto ospite, ma pure senza, è di una tristezza senza pari, soprattutto se si pensa che questi sproloqui sono foraggiati con denaro pubblico che, quando utilizzato a fin di bene per un divulgatore scientifico che parla di Nerone e riesce a piazzare in cima alla classifica dei bestseller un libro di storia, in un Paese che non legge, è altamente meritorio, ma diventa segno dei tempi che viviamo quando la (ex) comica propone di inviare in Ucraina una colonia di pinguini anziché le armi nucleari perché “defecano in orizzontale tipo proiettile”: questa, secondo la Rai, è una comicità per cui pagare milioni di euro ogni anno. E magari ce la propinano come sottile ironia, pacifismo spinto, acume intellettuale: eppure, sto ancora aspettando qualche battuta decente sul diritto all’eleganza, che lei evidentemente non condivide. Quanta ragione aveva Freak Antoni, e quanta mestizia nel sentire le cretinate di una che rideva da sola alle sue produzioni in uno studio di ghiaccio. Quasi come l’Ucraina.