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Harry arriva a Londra e Carlo lo snobba: “agenda piena”

- di: Barbara Bizzarri
 
Continuano gli schiaffi (metaforici) tra Re Carlo e il figliol prodigo Harry appena sbarcato a Londra ma che non vedrà il padre, troppo impegnato in una fitta agenda di rappresentanza volta soprattutto a rassicurare i sudditi dopo oltre due mesi di assenza dalle pubbliche scene.  Il principe ha incontrato il sovrano l'ultima volta lo scorso febbraio a Clarence House, quando aveva anche fatto intendere che sarebbe stato disposto a riprendere qualcuno dei suoi impegni pubblici in rappresentanza della Casa Reale: proposta immediatamente declinata da Palazzo. 

Ma da Re Carlo è arrivato un altro smacco per il duca di Sussex: ieri è stato annunciato che sarà William a essere nominato colonnello in capo dell'Aeronautica militare, un titolo che si era sempre pensato avrebbe assunto Harry, alla guida del reggimento con cui era stato di stanza in Afghanistan fino al 2014. L'annuncio che il re avrebbe ceduto il ruolo che ha ricoperto per 31 anni al figlio maggiore è arrivato appena due ore dopo che lo stesso sovrano aveva dichiarato di essere troppo occupato per vedere il secondogenito. “Questo, qualunque sia la logistica, sarà ampiamente percepito come un affronto”, ha detto al MailOnline l'esperto reale Richard Fitzwilliams. “Se la questione fosse gestita in privato senza tante speculazioni da parte della stampa, avrebbe maggiori possibilità di essere risolta”.

Oggi intanto il principe Harry terrà una lettura durante una funzione di ringraziamento presso la Cattedrale di Saint Paul, ma non incontrerà suo fratello William e nemmeno la cognata Kate. Secondo Page Six, infatti, il Duca li avrebbe invitati a partecipare alla cerimonia senza ottenere risposta, mentre potrebbero intervenire i suoi cugini Zara Tindall e le principesse Beatrice ed Eugenie. Probabilmente Harry soggiornerà in un hotel a Londra dato che ha rinunciato al Frogmore Cottage: come se i Windsor avessero problemi di immobili a disposizione, ma tant’è, le ripicche da una parte all’altra della Manica continuano ed è di ieri la notizia che Harry e la moglie, che continua a pianificare un futuro nell’imprenditoria digitale, avrebbero rifiutato il dono che Carlo III aveva preparato per Archie, il primogenito della coppia, fresco cinquenne: una rivisitazione a gioco da giardino della tradizionale Shepherd’s Hut, una capanna di legno come quelle usate un tempo dai pastori inglesi, da ben 18mila sterline. Il motivo? Vogliono che il piccolo si abitui a festeggiare il suo compleanno alla maniera americana e non con regali extra lusso di stile chiaramente british. A questo punto, come non citare Pier Paolo Pasolini che con illuminata obiettività aveva detto, “tutte le famiglie sono associazioni a delinquere”. E non aveva nemmeno conosciuto quella Reale. 
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