Gran Bretagna: l’ormone impazzito sconvolge le suddite inglesi

- di: Barbara Bizzarri
 
Le esequie lunghe servono a dimostrare quello che le esequie brevi non possono per mancanza di tempo, anche se verità universalmente riconosciuta: la potenza dell’istinto di conservazione. Se dopo un funerale comune, diciamo, ci si precipita tutti al buffet e chi si è visto si è visto, nel pieno del chilometrico cordoglio per la regina, dinanzi a una nazione affranta e costretti a interminabili dirette tv, cosa vanno a scovare i solerti osservatori della accorata e non più perfida Albione? L’aitante valletto di Carlo III, che ormai impazza sul web con il suo tradizionale sporran di pelliccia e l’aria molto compresa nel ruolo: attento supervisore del cerimoniale, non esiste una sola foto in cui non appaia concentrato a mille con uno sguardo da raggi gamma. Del resto come negare che un certo appeal anche per noi povere boomer poco esaltate da uomini smaltati e rifiniti come giardini pensili ce l’abbia, e poi in fin dei conti uno alto, atletico e che indossa con infinita grazia il kilt non è che passi proprio inosservato, soprattutto se posizionato in luoghi favorevoli che ne esaltino la prestanza. Sì, ma lui chi è (e perché lo hanno portato con sé)?

Lui, all’anagrafe Jonathan Thompson, maggiore delle Guardie Reali scozzesi e prontamente ribattezzato major eye candy, vale a dire una vera delizia per gli occhi, è parte dell’eredità della regina: addetto alla sicurezza di Elisabetta in Scozia, è diventato equerry, scudiero, guardia del corpo e valletto di Sua Maestà Carlo. Trentanove anni e come tutti i migliori già impegnato (con Caroline, esperta 44enne di marketing), ha due cani, un figlio, vive nel Surrey e si occupa dei ricevimenti e degli onori militari nel castello di Balmoral, che pare verrà aperto al pubblico: buono a sapersi. Gli hanno perfino confezionato un video sulle note di Take my breath away, mentre guarda metaforicamente le spalle di Camilla. Commento ricorrente sui social: questi sono giorni tristi ma vedere il maggiore Thompson ce li ha resi cento volte migliori. Da qui al fans club il passo è stato brevissimo. Lo attende un compito ingrato: far dimenticare il predecessore, coinvolto in uno scandalo e accusato di aver favorito un alquanto abbiente saudita ad ottenere un’onorificenza reale e la cittadinanza britannica. Se la prima mission del nuovo re è davvero come si dice far amare la monarchia ai più giovani, hanno intrapreso la strada giusta, e quindi lunga vita al re (ma pure alla sua guardia del corpo). 
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