Frasi hot dal cassonetto a luci green
- di: Barbara Leone
Camminando per le strade di Malmö, piccola ma deliziosa cittadina situata nell’estremo sud della Svezia, potrebbe capitarvi di sentire una suadente voce di donna che vi invita a “dargliene ancora”, assicurandovi che con voi “è stato pazzesco”. Vi vedo eh, amici maschietti, che state già cercando il primo volo disponibile per la Svezia. E invece avete proprio sbagliato colore, perché trattasi di iniziativa a luci green e non rosse. La suddetta voce, infatti, proviene dai bidoni dell’immondizia, che di sexy hanno decisamente ben poco. Bidoni parlanti, pensati ad hoc per invitare i cittadini a non gettare mai rifiuti a terra. E così ogni qual volta ci si avvicina al cestino per buttare qualcosa ecco che la vocina ringrazia con frasi hot del tipo “hmmm, sì, dammene ancora…”, oppure “oooh sì, proprio lì!”, “ah, è stato pazzesco”, “la prossima volta di più”, “fallo di nuovo”, “un po’ più a sinistra”. Insomma, frasi che generalmente uno si aspetta di sentire da un video hard e non di certo da un secchione della monnezza. Vero è che il fine giustifica i mezzi, e in questo caso il fine è più che nobile dal momento che si tratta di incentivare e gratificare le buone pratiche civili. Che poi, sotto questo punto di vista, i Paesi scandinavi civili lo sono da sempre. Perché le popolazioni del nord Europa la cultura green ce l’hanno proprio nel dna. Praticamente vengono svezzati a latte ed ecologia lì.
Basti pensare che nell’ultima classifica dell’Eurobarometro sulle città più pulite d’Europa ai primi posti figurano città come Vienna, Stoccolma, Helsinki, Amsterdam e Copenaghen. Giusto per la cronaca Roma è all’ultimo posto, chissà come mai. Evidentemente, però, agli svedesi non basta mai. E perdonate il doppio senso assolutamente voluto. Del resto non è la prima volta che la città di Malmö adotta dei bidoni parlanti per delle campagne sociali. Già durante la pandemia, infatti, l’amministrazione locale aveva dotato i cassonetti dei rifiuti di altoparlanti e registratori per incoraggiare i cittadini a mantenere il distanziamento sociale per evitare l’aumento dei contagi. Adesso questa tecnica, evidentemente ritenuta efficace, è stata convertita per contribuire a tenere più pulita la città. Magari strappando anche un sorriso, perché tra il serio e il faceto questa bizzarra iniziativa aumenta di sicuro la consapevolezza su di un problema che dovrebbe stare a cuore a tutti. E poi infondo anche il doppio senso può essere un’arte. E soprattutto un’arma, che se usata bene crea suggestioni tali che possono poi tramutarsi in comportamenti. Più che virtuosi, in questo caso specifico. L’idea, in conclusione, per quanto strana è buona. E sinceramente uno manco se l’aspetta dalle popolazioni nordiche, visto che in linea teorica, molto teorica, i creativi per eccellenza siamo noi latini. E pure latin lover. Ma come sempre c’è l’eccezione che conferma la regola. Per dirla tutta, però, un po’ rosichiamo, perché avremmo voluta averla noi un’idea simile. Anche se poi, conoscendo l’indole dei maschietti italiani, ve l’immaginate poi che fila ai secchioni?