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Danielina mette le aliii!

- di: Barbara Leone
 
Immaginate la scena: turisti in fila indiana che, rigorosamente uno alla volta e selfie alla mano, s’appropinquano a salire su un elicottero. Destinazione: Cogne. Sì, proprio il famoso paesino del delitto Franzoni, che in questi giorni è tornato alla ribalta delle cronache italiane per via della disastrosa alluvione che ha letteralmente cancellato l’intera vallata. Ebbene: quella che sembra la scena di un cinepanettone con Boldi e De Sica, è invece l’ultima grottesca trovata della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Della serie: abbiamo un genio incompreso al governo e non lo sapevamo! Leggere (su X) per credere: “Cogne mette le ali. Cervinia sarà in pista. La Val d’Aosta è viva, nessuna frana potrà isolarla. Stiamo lavorando per attivare un passaggio gratuito in elicottero per tutti i turisti che non abbandoneranno Cogne”, ha scritto la ministra. Cetto La Qualunque non avrebbe partorito di meglio. 

Ma facciamo due rapidi conti per capire l’entità della proposta. Supponiamo che un elicottero possa trasportare un turista ogni 15 minuti, considerando il tempo per il decollo, il viaggio, l’atterraggio e il ritorno. In un’ora, potremmo quindi portare quattro, massimo sei turisti a Cogne. In una giornata lavorativa di 8 ore, si arriverebbe a 32 turisti o poco più. E questo senza considerare le pause necessarie per il pilota e il personale di bordo, la manutenzione del mezzo e le inevitabili avverse condizioni meteorologiche che spesso si verificano in montagna. Ora: Cogne, così come tutta la Val d’Aosta, è una località turistica che ogni anno accoglie migliaia e migliaia di visitatori. Durante l’alta stagione, ovviamente, il flusso di turisti cresce in maniera esponenziale perché sono veramente tantissimi gli italiani e gli stranieri desiderosi di esplorare le bellezze naturali della zona. Con il ritmo proposto dalla ministra, ci vorrebbero mesi per arrivare ad un numero significativo di turisti, sempre che nel frattempo non si stufino di aspettare il loro turno in elicottero e decidano di andare in vacanza altrove.

Vogliamo poi parlare dei costi? Un’ora di volo in elicottero può costare tra i 1000 e i 2000 euro, a seconda del modello e delle condizioni operative. Supponendo una media di 1500 euro all’ora, e considerando che ogni viaggio dura circa 15 minuti, stiamo parlando di 375 euro per ogni turista trasportato. In una giornata lavorativa di 8 ore, si spenderebbero 12.000 euro per trasportare appena 32 persone. Immaginate questo costo moltiplicato per i giorni dell’alta stagione turistica. Una spesa colossale, che potrebbe facilmente superare il milione di euro in poche settimane, senza contare i costi di manutenzione degli elicotteri e del personale specializzato necessario per operare in sicurezza. Ma forse la ministra pensa che gli elicotteri crescano sugli alberi, pronti a essere raccolti e messi in servizio a piacimento. Oppure, più probabilmente, non ha mai preso in considerazione i costi esorbitanti di un tale piano, sia in termini economici che ambientali. Ma questi sono dettagli insignificanti quando si ha una visione così grandiosa del futuro del turismo italiano. La nostra ministra pare davvero Alice nel paese delle meraviglie. Vive in un mondo tutto suo, dove logica e praticità sono concetti astratti.

Magari si è lasciata ispirare dalle gesta di qualche supereroe dei fumetti, dimenticando che la realtà richiede soluzioni ben più concrete. E chissà: forse in preda ad un delirio d’onnipotenza, mentre partoriva questa genialata si immaginava già come un’eroina che salva il turismo valdostano dall’oblio. Ridiamo per non piangere, perché la comicità di quest’assurda sortita non finisce mica qui. In un Paese dove le infrastrutture crollano alla prima pioggia, dove i fondi per la ricostruzione sono sempre insufficienti e dove la burocrazia rallenta ogni tipo di intervento, l’idea di utilizzare elicotteri per il trasporto di turisti suona come una beffa. Un po’ come il Ponte di quello là. Una beffa che sottolinea quanto i nostri governanti siano distanti dalla realtà quotidiana dei cittadini. E così mentre la nostra simpatica ministra si diletta con queste idee fantasiose, i residenti della Val d’Aosta si trovano a fare i conti con i danni reali dell’alluvione: case distrutte, strade impraticabili, attività commerciali in ginocchio.

La priorità dovrebbe essere la ricostruzione, la messa in sicurezza del territorio, il sostegno economico alle famiglie e alle imprese colpite. Ma no, perché preoccuparsi di questi dettagli quando c’è Danielina che mette le ali? Manco fosse una Red Bull, la nostra ministra! E dire che ne avrebbe di grane a cui pensare, tipo l’indagine per falso in bilancio nell’inchiesta su Visibilia, la sua società editoriale, che si aggiunge al suo curriculum già ricco di polemiche e controversie. Insomma, tra un’indagine e un selfie, costei trova comunque il tempo di deliziarci con le sue idee innovative. Di sicuro, terminato il mandato potrà contare su un brillante futuro da comica. Cortellesi, scanzate proprio eh! Nel frattempo, continuiamo a osservare con un mix di incredulità e divertimento le sue sparate sapendo che, per fortuna, la resilienza degli italiani è più forte di qualsiasi assurdità. E chissà, forse un giorno ricorderemo queste parole come un esempio di come NON gestire una crisi. Ma fino ad allora, prepariamoci a nuove avventure nel surreale mondo di Danielina.
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