I produttori di vino australiani guardano all'Europa, dopo la guerra di dazi con la Cina

- di: Redazione
 
Nell'economia globale accade anche che l'imposizione di nuovi ed elevatissimi dazi rendano quasi impossibile restare su mercati un tempo favorevolissimi. È quanto sta accadendo all'industria vinicola australiana che, dopo che la Cina ha deciso di applicare nuovi dazi, causando un calo dell'export verso il ricco mercato cinese, vive un momento di grande difficoltà e, quindi, guarda con attenzione a nuovi sbocchi per le proprie esportazioni. Come potrebbero essere i mercati europei o quelli dove i produttori del Vecchio Continente esportano tantissimo. È solo un tassello della guerra dei dazi che è stata scatenata e che sta penalizzando settori costretti ora a guardare con timore alle difficoltà che si frappongono alle esportazioni. Mentre la maggior parte delle industrie australiane è riuscita a trovare mercati alternativi, anche se spesso meno redditizi, l’industria vinicola ha perso quote di mercato, relazioni chiave e profitti dopo che la Cina ha imposto tariffe fino al 218%. Il settore vinicolo australiano gode di una ampia e consolidata stima sia per i suoi rossi ''economici'' che per i vini di più alta qualità, provenienti da regioni come le valli di Clare e Barossa.

I produttori di vino australiani guardano all'Europa, dopo la guerra di dazi con la Cina

L'Australia, prima che i dazi si abbattessero sul suo export, era il quinto esportatore di vino al mondo e la Cina il suo mercato di riferimento. I conti, dopo le mosse tariffarie di Pechino, sono molto pesanti, perché le esportazioni di vini australiani registrano, ora, un - 800 milioni di dollari all'anno.
Secondo i dati commerciali ufficiali, le esportazioni di vino australiane nel 2023 valevano il 34% in meno rispetto al 2019.

Una dei più Importanti produttori, DMG, i cui marchi includono Handpicked e House of Arras, ha triplicato la produzione al di fuori dell’Australia per vendere in Cina e ha aumentato la sua quota di mercato negli Stati Uniti e nel sud-est asiatico in seguito alle tariffe, Ha recuperato parte degli affari persi, ma le sue vendite sono rimaste inferiori del 30% rispetto a prima del 2020.
Le maggiori spedizioni verso la Corea del Sud e la Tailandia hanno contribuito ad aumentare il valore delle esportazioni di vino australiano verso i paesi asiatici al di fuori della Cina a 470 milioni di dollari nel 2023 da 300 milioni di dollari nel 2021, mostrano i dati commerciali australiani.
Ma nel complesso, i produttori di vino hanno avuto risultati contrastanti nell’incremento delle vendite.

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