“Nicolás Maduro lascerà il potere, con o senza negoziati”. Lo afferma con tono deciso María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana e Premio Nobel per la Pace 2025,in una lunga intervista concessa all’agenzia AFP. Machado ,considerata la figura più influente dell’opposizione democratica, è convinta che il tempo del chavismo sia ormai al termine e che il Paese si stia avvicinando a una svolta politica irreversibile.
Venezuela, la Nobel Machado: “Maduro lascerà il potere, con o senza negoziati”
“Maduro non potrà restare ancora a lungo, la realtà economica e sociale lo spingerà via”, aggiunge la leader, mentre una flottiglia di cannoniere statunitensi si raduna al largo delle coste venezuelane, segno tangibile dell’aumento della pressione internazionale su Caracas.
“Maduro ha l’opportunità di una transizione pacifica”
“Maduro ha attualmente l'opportunità di andare verso una transizione pacifica”, spiega Machado, precisando che l’opposizione è “pronta a offrire garanzie, ma non saranno rese pubbliche finché non ci siederemo al tavolo delle trattative”. Dietro le sue parole c’è l’idea di un percorso negoziato che possa evitare nuove tensioni e garantire una via d’uscita al presidente venezuelano, ormai sempre più isolato sia internamente che all’estero.
La Nobel tuttavia avverte: “Se continuerà a resistere, le conseguenze saranno interamente a suo carico”. Per Machado, “con o senza negoziazione, lascerà il potere. È solo una questione di tempo e di condizioni”. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento in cui cresce la pressione delle organizzazioni internazionali e dei governi americani e sudamericani per favorire una soluzione pacifica alla crisi.
Il contesto: crisi economica e isolamento politico
Il Venezuela vive una delle peggiori crisi economiche della sua storia recente. La moneta è precipitata, il potere d’acquisto è crollato e l’inflazione ha superato livelli record. La povertà colpisce oltre il 70% della popolazione e più di sette milioni di venezuelani hanno lasciato il Paese, secondo le stime dell’ONU.
Maduro, al potere dal2013 dopo la morte di Hugo Chávez, ha consolidato negli anni un controllo capillare delle istituzioni, ma oggi appare sempre più debole. Machado, esclusa più volte dalle elezioni e oggetto di persecuzioni giudiziarie, è riuscita a riunire un fronte ampio di opposizione interna e a mobilitare la diaspora venezuelana, ottenendo il sostegno di diversi governi occidentali.
Gli Stati Uniti hanno intensificato la pressione diplomatica e militare nella regione, schierando unità navali nel Mar dei Caraibi e ribadendo la richiesta di nuove elezioni libere sotto la supervisione internazionale.
“Il Nobel come strumento per la libertà e la rinascita democratica”
Parlando del Premio Nobel per la Pace, Machado ammette di essere ancora sorpresa: “È stata una delle più grandi emozioni della mia vita, una sorpresa totale”, dice. “Tre giorni dopo l’annuncio, ancora non riesco a realizzare pienamente cosa significhi”. Ma la leader non intende fermarsi alla celebrazione: “Questo riconoscimento deve diventare uno strumento per accelerare la libertà del mio Paese”, afferma.
Machado spiega di voler usare la visibilità del Nobel per rafforzare la causa democratica e far crescere la pressione internazionale su Caracas. “Spero che questa vittoria e la determinazione del popolo venezuelano possano aprire la strada a una nuova era, una transizione pacifica ma reale, dove finalmente si torni a votare in libertà e a costruire istituzioni solide”.
“Il Venezuela è pronto al cambiamento”
Nonostante le minacce e le difficoltà, la Nobel è convinta che il Paese stia per imboccare la via della rinascita. “Il Venezuela è pronto al cambiamento”, dice con fermezza. “Il popolo ha perso la paura, ora sa che la libertà è possibile. E questa volta non ci fermeremo”.
Il messaggio di Machado arriva come un avvertimento e insieme come una promessa: la fine dell’era Maduro, per lei, non è più un’ipotesi ma un processo in corso, che potrà avvenire con la mediazione o con la pressione internazionale, ma che – ne è certa – sarà inevitabile.