Usa: cresce l'inflazione, la Fed prevede aumento tassi interesse entro il 2023

- di: Brian Green
 
L'economia americana che ha ripreso a volare, messasi alle spalle la crisi causata dal coronavirus, sta cambiando lo scenario che la Federal reserve aveva definito sino al 2023, anno in cui non ci sarebbero dovuti essere mutamenti nei tassi di interesse. Invece, oggi, a fronte di una economia che ha superato di slancio le difficoltà causate dalla crisi pandemica e mentre l'inflazione comincia a manifestarsi con maggiore incidenza, la Fed ipotizza, contrariamente a quanto era stato detto appena a marzo, l'aumento dei tassi di interesse entro la fine del 2023.

Secondo una proiezione, la Federal Reserve potrebbe aumentare, entro il 2023, il tasso di riferimento dal quasi zero attuale allo 0,6%. Le nuove ipotesi formulate dagli economisti della Fed sono state anticipate dal presidente dell'Istituto, Jerome Powell, in una conferenza stampa, svoltasi ieri, due giorni dopo un vertice politico della banca centrale. In seno alla Fed è stata anche discussa la possibilità un'eventuale riduzione (tapering, in linguaggio tecnico) del programma di acquisto di obbligazioni della banca centrale. Comunque, i tempi di una tale mossa rimangono incerti.
Le parole in conferenza stampa di Jerome Powell hanno avuto effetto immediato in borsa, con azioni e obbligazioni che sono scese.

Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso dello 0,8% e il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito all'1,569%, dall'1,498% di martedì. I rendimenti delle obbligazioni aumentano quando i prezzi scendono. Il cambio di tono della Fed e le nuove previsioni, secondo un analista, sono state "un campanello d'allarme per il mercato" sulla probabile risposta della banca centrale all'aumento dell'inflazione.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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