Usa: preoccupa l'indebitamento record delle aziende che arriva a 11,2 trilioni di dollari

- di: Brian Green
 
Gli analisti americani cominciano ad interrogarsi veramente su cosa stia accadendo all'economia a stelle e strisce sul fronte dell'indebitamento delle aziende che sta raggiungendo vette che erano impensabili sino a poco tempo fa. Basta solo pensare che, secondo il rapporto di marzo della Federal Reserve, le società non finanziate hanno accumulato un debito totale che ammontava a 11,2 trilioni di dollari. Che, per rendere meglio l'idea, corrisponde a circa la metà delle dimensioni dell'economia americana.

La cronaca finanziaria recente dice che prima della crisi derivata dalla pandemia, le società statunitensi si indebitavano pesantemente a bassi tassi di interesse. E, quando le restrizioni attuate per fermare il contagio sono scattate, determinando un processo recessivo, le società hanno deciso di non fermarsi, continuando ad accedere al credito, anzi aumentando.
Ma, dopo un lieve picco, i tassi di interesse sul debito societario sono letteralmente crollati, toccando il più basso livello mai registrato, portando un aumento delle nuove obbligazioni.
Secondo la piattaforma di contenuti finanziari Dealogic, le società non finanziarie nel 2020 hanno emesso 1,7 trilioni di dollari di obbligazioni negli Stati Uniti, cioè quasi 600 miliardi di dollari in più rispetto al massimo precedente.

Un torrente di denaro a basso costo di cui hanno beneficiato molto settori: come gli operatori turistici del settore delle crociere; la compagnie aeree; le catene di sale cinematografiche. Così hanno potuto superare la pandemia grazie al denaro raccolto con le vendite di obbligazioni, che hanno sostituito le mancate entrate.
Per dirla senza giri di parole, aziende che non erano certamente in crisi, anzi! Hanno potuto fare scorta di contanti e di risparmiare denaro rifinanziando il debito più vecchio. Ma anche le aziende che erano in crisi già prima dell'esplodere della pandemia hanno beneficiato di questa situazione emettendo nuovo debito a lungo termine ed allontanando la minaccia di dovere dichiarare fallimento.

Ma sino a che punto questa favorevole contingenza ha ritardato, da parte della aziende, la presa d'atto di una fine imminente?
Il dato incontrovertibile è che le società che si sono caricate di debiti hanno resistito alla recessione dello scorso anno molto meglio di quanto molti avessero temuto. Ma, commentano alcuni analisti, è stato per molti versi uno shock unico per l'economia , più simile a un disastro naturale che a una tipica recessione.
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