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Unindustria: l’imprenditorialità femminile motore strategico per la competitività

- di: Anna Montanari
 
Unindustria: l’imprenditorialità femminile motore strategico per la competitività

Si è svolto ieri l’incontro “Donne d’Impresa – Start up, Leadership e Visione al Femminile”, promosso da Unindustria in collaborazione con Invitalia e inserito nella XXIV Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. L’appuntamento, che rappresenta anche l’ultima tappa del percorso verso il Premio Film Impresa 2025, ha posto al centro il ruolo dell’imprenditorialità femminile nei processi di sviluppo, con testimonianze di manager, startup e imprese che operano nei comparti più dinamici del sistema produttivo. Il confronto ha messo in luce modelli di leadership e percorsi di innovazione che confermano la crescente presenza delle donne nei segmenti ad alto contenuto tecnologico e nei servizi avanzati.

Unindustria: l’imprenditorialità femminile motore strategico per la competitività

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come l’imprenditoria femminile rappresenti un asset competitivo per il sistema economico nazionale. Il presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo, ha sottolineato che le imprese guidate da donne costituiscono «una delle forze più innovative e strategiche del nostro sistema produttivo». Riferendosi ai dati Unioncamere, Biazzo ha ricordato che il Lazio figura tra le sei regioni italiane con la maggiore presenza di imprese femminili e che occupa il secondo posto per numero di dirigenti donne. L’associazione intende proseguire nel percorso di sostegno alla crescita delle imprese femminili attraverso strumenti dedicati, attività di formazione e iniziative mirate a favorire una maggiore partecipazione nei settori ad alto valore aggiunto.

Il contributo di Invitalia e le politiche di incentivo

Accanto alla riflessione sulla dimensione territoriale, l’incontro ha messo in rilievo il ruolo delle politiche pubbliche a sostegno dell’autoimprenditorialità femminile. Luigi Gallo, responsabile Incentivi e Innovazione di Invitalia, ha ricordato che negli ultimi tre anni l’Agenzia ha supportato 5.500 imprese femminili, evidenziando come gli strumenti dedicati abbiano contribuito alla nascita e allo sviluppo di iniziative imprenditoriali innovative, comprese quelle con impatto sociale significativo. Il programma Imprenditoria Femminile, gestito per conto del Mimit, è stato indicato come uno dei principali driver per rafforzare le competenze manageriali, ampliare la rappresentanza femminile nelle posizioni più qualificate del mercato del lavoro e favorire la crescita di imprese sostenibili e competitive.

Un ecosistema in trasformazione

L’incontro ha offerto uno spaccato di un ecosistema imprenditoriale femminile in evoluzione, caratterizzato da una crescente presenza in settori strategici e da una maggiore capacità di intercettare opportunità legate alla transizione digitale e ai nuovi modelli di sviluppo. Il confronto tra istituzioni, imprese e realtà emergenti ha evidenziato la necessità di consolidare un ambiente favorevole alla crescita delle iniziative guidate da donne, sostenendo reti, competenze e investimenti in innovazione. Dal dibattito è emersa la consapevolezza che una maggiore partecipazione femminile nei processi decisionali e nelle filiere produttive contribuisce ad ampliare la base competitiva del Paese e a rafforzare la qualità complessiva del sistema industriale.

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