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Allerta tsunami dal Giappone al Cile: paura nell’Oceano Pacifico, Oprah Winfrey apre la sua proprietà alle Hawaii

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Allerta tsunami dal Giappone al Cile: paura nell’Oceano Pacifico, Oprah Winfrey apre la sua proprietà alle Hawaii

Un’allerta tsunami è stata diramata lungo la vasta fascia costiera che dal Giappone arriva fino al Cile, dopo una forte scossa sottomarina registrata nell’oceano Pacifico. I centri di monitoraggio hanno immediatamente avvertito i governi interessati, indicando il rischio concreto di onde anomale alte diversi metri in grado di raggiungere le coste nell’arco di poche ore. Le autorità locali hanno predisposto piani di evacuazione e invitato la popolazione a spostarsi verso zone interne e aree più elevate.

Allerta tsunami dal Giappone al Cile: paura nell’Oceano Pacifico, Oprah Winfrey apre la sua proprietà alle Hawaii

Le Hawaii, crocevia naturale al centro del Pacifico, sono tra i territori più esposti. La governatrice ha invitato la popolazione alla massima cautela, chiedendo di non affollare le strade costiere e di seguire le indicazioni della Protezione civile locale. A preoccupare è anche la fragilità del territorio, che già in passato ha subito pesanti conseguenze da mareggiate e uragani.

Oprah Winfrey apre la sua proprietà
Tra le storie simbolo di questa emergenza c’è quella di Oprah Winfrey. La celebre conduttrice televisiva statunitense, residente a Maui, ha annunciato di mettere a disposizione la sua vasta proprietà privata come punto di raccolta ed evacuazione. La decisione, accolta con favore dalle autorità locali, consente di offrire spazi sicuri a centinaia di persone in fuga dalle aree più a rischio. Non è la prima volta che la star interviene in prima persona in favore della comunità: già durante gli incendi che colpirono l’arcipelago aveva fornito supporto logistico e finanziario.

Una catena di evacuazioni tra Asia e Americhe
Dal Giappone al Cile, passando per Filippine, Indonesia e isole minori del Pacifico, migliaia di persone sono state invitate ad abbandonare le abitazioni. In Giappone i treni ad alta velocità sono stati fermati per precauzione e i porti chiusi alle imbarcazioni. In Cile e Perù la popolazione costiera è stata trasferita verso l’interno, con la paura ancora viva dei devastanti tsunami che in passato hanno causato migliaia di vittime.

La risposta della comunità internazionale
Diversi Paesi hanno messo a disposizione mezzi di soccorso e squadre di pronto intervento per assistere le popolazioni del Pacifico. Le Nazioni Unite hanno attivato un coordinamento per monitorare gli sviluppi, mentre la Croce Rossa internazionale ha inviato uomini e materiali. Anche gli Stati Uniti, oltre all’intervento diretto delle Hawaii, hanno predisposto un piano di aiuti per eventuali danni alle infrastrutture e alle comunità più colpite.

Tra paura e speranza
Al momento non si registrano onde devastanti, ma la prudenza resta massima. I sismologi sottolineano che i primi movimenti del mare non sono necessariamente i più pericolosi e che l’allerta rimane fino a quando non saranno esclusi nuovi impulsi tellurici. Nel frattempo, la solidarietà mostrata da figure pubbliche come Oprah Winfrey diventa un segnale positivo di coesione in una situazione in cui l’intera comunità del Pacifico si ritrova unita contro un pericolo comune.

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