Gaza, accordo raggiunto a Doha: tregua e scambio di prigionieri imminente

- di: Giulia Caiola
 

Svolta storica nei negoziati di Doha: Hamas e Israele hanno raggiunto un accordo che prevede la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza in cambio del rilascio di 150 prigionieri palestinesi, tra cui donne e minori. L'intesa include anche la restituzione del corpo di Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader di Hamas, e l'immediata cessazione delle ostilità.

Gaza, accordo raggiunto a Doha: tregua e scambio di prigionieri imminente

Le trattative, guidate dal Mossad, hanno visto un'intensa attività diplomatica, con il coinvolgimento del primo ministro del Qatar, al Thani, e dell’inviato speciale di Donald Trump, Avi Witkoff. Gli Stati Uniti, con il supporto diretto del presidente Biden, hanno coordinato le operazioni con Israele e il Qatar, definendo l’accordo “una vittoria della diplomazia internazionale”.

Il cuore dell’intesa: lo scambio di prigionieri

Secondo fonti ufficiali, il rilascio degli ostaggi israeliani, 50 civili e 10 soldati, avverrà nelle prossime 48 ore sotto la supervisione della Croce Rossa Internazionale. In cambio, Israele libererà 150 prigionieri palestinesi, tra cui 30 donne e 20 minori, detenuti con accuse legate a reati di sicurezza. L'operazione avverrà in due fasi per garantire la sicurezza e la trasparenza.

Resistenze politiche e implicazioni

L’accordo ha suscitato reazioni contrastanti. L’ultradestra israeliana accusa il governo di aver ceduto troppo a Hamas, definendo il rilascio dei prigionieri una “minaccia alla sicurezza nazionale”. Dall’altro lato, alcune fazioni interne ad Hamas vedono il compromesso come una possibile debolezza, ma il leader politico Yahya Sinwar ha definito l'intesa “una vittoria per la resistenza”.

Per le famiglie degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, l’accordo rappresenta un segno di speranza dopo mesi di angoscia. Nella Striscia di Gaza, devastata dai recenti raid che solo ieri hanno causato 26 vittime, la tregua potrebbe portare un temporaneo sollievo, permettendo l’ingresso di aiuti umanitari e forniture essenziali.

Prossimi sviluppi

La fase operativa dell’accordo inizierà subito dopo lo scambio di prigionieri. Saranno avviate discussioni per un possibile allentamento del blocco su Gaza, mentre osservatori internazionali monitoreranno il rispetto della tregua.

Resta da vedere se questa intesa riuscirà a gettare le basi per una pace più duratura o se, come in passato, il fragile equilibrio sarà nuovamente spezzato. Per ora, il Medioriente sembra tirare un respiro di sollievo.

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