Schermo nella lente, banda neurale, sport e memoria potenziata: Meta rilancia la sfida degli smart glasses tra tecnologia, IA e stile.
Meta ha alzato il sipario su una nuova generazione di occhiali intelligenti che promettono qualcosa oltre la semplice comodità: una forma di “superintelligenza personale”. Presentati al Connect, gli ultimi modelli includono i Meta Ray-Ban Display, affiancati dai Ray-Ban Meta Gen 2 e dagli Oakley Meta Vanguard, frutto della collaborazione con EssilorLuxottica.
Cosa sono i Ray-Ban Display
Il modello di punta introduce un display integrato nella lente destra, visibile solo a chi indossa gli occhiali. L’utente può consultare messaggi, mappe, social, scattare foto e video, ascoltare musica grazie agli altoparlanti integrati e interrogare Meta AI senza dover estrarre lo smartphone.
Durante il keynote, Mark Zuckerberg ha sintetizzato l’idea alla base del progetto: “Gli occhiali sono ideali per la superintelligenza perché ti consentono di restare nel presente e avere accesso a tutte le capacità dell’intelligenza artificiale per renderti più intelligente, aiutarti a comunicare meglio, migliorare la memoria e i sensi” — Mark Zuckerberg, Connect 2025.
Gesti al posto dei tocchi
La novità più scenografica è la Meta Neural Band, un bracciale che sfrutta l’elettromiografia per interpretare i micro-movimenti della mano. Con piccoli gesti — pinch, slide, rotazioni — si naviga tra le funzioni degli occhiali, senza toccare la montatura. È un passo avanti verso un’interazione più naturale e discreta, in linea con l’idea di un assistente che lavora “dietro le quinte”.
Autonomia, ricarica e disponibilità
Gli occhiali offrono un’autonomia pensata per l’uso quotidiano e sono accompagnati da una custodia che funge da power-bank. La Neural Band promette una lunga durata per coprire una giornata di interazioni a gesti. Il debutto è fissato per il 30 settembre negli Stati Uniti, con una espansione internazionale prevista successivamente.
Ray-Ban Gen 2 e Oakley Meta Vanguard
La nuova generazione dei Ray-Ban Meta (Gen 2) guadagna una batteria più duratura e una fotocamera ultra-grandangolare da 12 MP, migliorando qualità e stabilità delle riprese. Gli Oakley Meta Vanguard parlano invece agli sportivi: lenti resistenti, audio immersivo, cinque microfoni per ridurre il rumore del vento e integrazione con Garmin e Strava per ritrovare nell’app Meta AI i riepiloghi degli allenamenti.
Superintelligenza tra promesse e realtà
Il concetto di superintelligenza personale punta a unire presenza mentale e accesso costante all’IA. L’obiettivo è rendere gli occhiali un compagno quotidiano capace di tradurre, suggerire, ricordare e anticipare bisogni. Resta tuttavia la prova dei fatti: fluidità dell’esperienza, utilità reale nelle routine e tutela della privacy saranno i veri discriminanti dell’adozione.
Mercato e prospettive
Con questi modelli, Meta mira a rafforzare la sua posizione nel segmento wearables IA/AR, in un confronto con i grandi del settore. L’ambizione è trasformare gli smart glasses da gadget per early adopters a dispositivo di massa, capace di sostituire alcuni gesti tipici dello smartphone. All’orizzonte si intravedono evoluzioni ancora più spinte verso una realtà aumentata a tutto campo.
La domanda chiave
Il pubblico è pronto a investire in occhiali che promettono di ampliare capacità e memoria? Se la risposta sarà sì, i Ray-Ban Display potrebbero diventare più di un accessorio: la prima interfaccia quotidiana all’IA, sempre a portata di sguardo.