I Bandi ISI (Bandi di Finanziamento a Fondo Perduto, promossi dall’INAIL per incentivare gli investimenti delle Imprese in interventi volti al miglioramento della sicurezza sul lavoro) riducono gli infortuni sul lavoro e rendono le piccole imprese italiane più produttive e resilienti. A dirlo sono i risultati della ricerca valutativa VIP MOVing che, grazie al lavoro sinergico svolto dai ricercatori del CNR-IRCrES, del Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici dell’Università Sapienza di Roma e del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail, ha dimostrato l’efficacia e gli impatti dei Bandi ISI sulle imprese del nostro Paese. In particolare, lo studio ha comprovato, da un lato, la presenza negli anni di un numero cospicuo di domande per accedere agli incentivi dei bandi ISI soprattutto da parte delle microimprese attive in settori strategici, come il comparto dell’agricoltura, della ristorazione, del tessile, dell’edilizia e, dall’altro, i fattori principali di incidenza sul fenomeno degli infortuni sul lavoro come il peso dei fenomeni di criminalità in un territorio, la dimensione aziendale medio-piccola e l’essere in una fase espansiva. Le imprese soggette ad un maggior rischio di infortuni risultano essere quelle medio piccole per l’insufficienza delle risorse interne (sia in termine di investimenti in sicurezza sia in termini culturali e organizzativi).
Sicurezza sul lavoro, ricerca CNR-IRCrES: Bandi ISI riducono infortuni e rendono le piccole imprese più produttive
I risultati sono stati presentati oggi, all’interno della storica cornice del Parlamentino Inail, durante il convegno “Disegnare politiche efficaci per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro”. L’iniziativa è stata inserita all’interno del calendario degli eventi organizzati in occasione del festeggiamento dei 100 anni del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il convegno rientra in un contesto che vede all’interno del nostro Paese, nel quadro di una generale tendenza alla riduzione del fenomeno infortunistico, una maggiore difficoltà a sradicare gli infortuni gravi e mortali. Gli infortuni sul lavoro hanno anche importanti differenze geografiche e settoriali: contano le disuguaglianze di struttura economica e settoriale dei territori, ma anche gli aspetti culturali e persino l’attitudine a denunciare gli infortuni in modo corretto.
“Siamo felici di poter dimostrare, grazie al lavoro dei ricercatori, gli effetti positivi dei Bandi ISI sulle nostre aziende italiane - ha dichiarato Elena Ragazzi, CNR-IRCrES e referente del progetto VIP-Moving -. Accedere agli incentivi è importante in quanto permette alle piccole imprese, ad esempio, di poter acquistare macchinari altamente tecnologici che non solo consentono di aumentare la produttività, ma anche di creare un ambiente di lavoro più sicuro e di rendere l’azienda resiliente negli anni. Le aziende che hanno accesso a questi fondi hanno, infatti, ridotto la loro frequenza infortunistica e hanno dal 5 al 7% in più di probabilità di rimanere attive. Gli incentivi ISI favoriscono la diffusione dell’idea che sicurezza e produttività sono due obiettivi sui quali si investe in modo congiunto”.
Dai numeri sugli infortuni in Italia, quindi, agli impatti sociali ed economici dei Bandi ISI e degli incentivi alle imprese. Questi i temi oggetto dell’incontro odierno che hanno rappresentato un’occasione unica per stimolare un confronto tra istituzioni e mondo delle imprese, una bussola capace di guidare, le prime, nella costruzione di politiche in materia di salute e sicurezza più efficaci e adatte ai lavoratori e alle imprese a maggiore rischio, fragili o poco mature dal punto di vista burocratico.