Nel “pacchetto sanità” della manovra che avanza in Parlamento il messaggio è chiarissimo: prima si intercetta la malattia, meglio si governa la spesa. E così arrivano fondi e micro-fondi per screening, diagnosi precoce e programmi mirati. In parallelo si prova a chiudere i conti aperti con l’era Covid, stabilizzando personale e introducendo correttivi operativi. Il rovescio della medaglia? si assottiglia il Fondo per i farmaci innovativi, proprio mentre la domanda di nuove terapie cresce.
Finanziamento Ssn: incrementi a scaglioni
La rimodulazione del fabbisogno sanitario nazionale standard disegna aumenti su più anni: +2,382 miliardi nel 2026, +2,631 miliardi nel 2027 e +2,633 miliardi annui dal 2028. Tradotto: non un “colpo solo”, ma una traiettoria. La partita, però, resta tutta politica e amministrativa: come trasformare numeri in servizi uniformi sul territorio.
Prevenzione: 238 milioni l’anno per diagnosi più “intelligenti”
Dal 2026 viene previsto un potenziamento della prevenzione con 238 milioni di euro annui finalizzati ad ampliare l’accesso a test diagnostici e programmi ad alto contenuto innovativo. Nel perimetro entrano, tra le altre cose:
- Test genomici su biopsia liquida per individuare mutazioni specifiche in casi selezionati di carcinoma mammario.
- Profilazione genomica del carcinoma ovarico in stadio avanzato.
- Screening nutrizionale precoce per pazienti oncologici, per intervenire prima che fragilità e perdita di peso peggiorino prognosi e qualità di vita.
- Next-generation sequencing per diagnosi della sordità e per la profilazione di malattie rare.
- Percorsi per Parkinson: diagnosi più tempestiva e presa in carico più rapida.
Screening neonatali: spinta nazionale e caso Mld
Viene istituito un fondo presso il Ministero della Salute da 500 mila euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027 per sostenere progetti regionali su nuovi screening neonatali non ancora nel perimetro previsto dalla normativa di riferimento. Tra i punti più simbolici e concreti: l’estensione dello screening per la leucodistrofia metacromatica (Mld) su scala nazionale.
La Fondazione Telethon ha definito l’approvazione dell’emendamento “un passo importante”, sottolineando la necessità di arrivare al via libera definitivo del percorso parlamentare e di tradurre la misura in piena operatività regionale.
Mammografia, Hiv e ambiente: prevenzione in tre direzioni
Il pacchetto prevenzione si allarga anche a:
- Screening mammografico con estensione alle fasce 45-49 anni e 70-74 anni.
- PrEP contro l’Hiv: stanziamento di 1 milione di euro annui dal 2026 per ampliare l’accesso alla profilassi pre-esposizione.
- Inquinamento ambientale: dal 2026 un fondo da 1 milione per ciascuno degli anni 2026 e 2027 per programmi di screening e prevenzione delle patologie correlate all’esposizione, con attenzione ai siti di interesse nazionale legati alle bonifiche.
Fondi mirati: celiachia, mobilità pediatrica, obesità in adolescenza
Accanto alle misure “grandi” si moltiplicano interventi chirurgici, mirati, spesso molto richiesti da associazioni e famiglie:
- Celiachia: fondo da 1 milione l’anno dal 2026 al 2028 per prevenzione, informazione e cura.
- Mobilità sanitaria pediatrica: 500 mila euro annui per 2026 e 2027 a sostegno delle famiglie costrette a spostarsi per le cure dei figli.
- Obesità in età adolescenziale: 2 milioni di euro annui per prevenzione e diagnosi precoce.
Il nodo farmaci innovativi: -140 milioni dal 2026
Il punto più controverso è sul fronte della farmaceutica. Dal 2026 la dotazione del Fondo per i farmaci innovativi viene ridotta di 140 milioni di euro. Il motivo è contabile e politico insieme: coprire l’aumento del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti, che dal 2026 sale dallo 0,2% allo 0,3%.
In termini pratici, la misura accende una domanda semplice e scomoda: si facilita la gestione della spesa, ma si indebolisce il “polmone” dedicato all’innovazione? Il rischio evocato da osservatori del settore è che, in alcune aree terapeutiche ad alta intensità di innovazione, la dinamica tra risorse disponibili, tempi di accesso e differenze regionali diventi ancora più delicata.
Personale: stabilizzazioni post-Covid e nuove leve operative
La manovra interviene anche sul capitale umano del Ssn:
- Proroga al 31 dicembre 2026 per completare le assunzioni del personale reclutato durante l’emergenza Covid, ampliando i beneficiari anche a lavoratori di attività esternalizzate con funzioni tecniche e amministrative.
- Medici specializzandi impiegabili per le visite fiscali Inps in caso di carenza di medici fiscali.
- Infermieri (pubblici e privati): aliquota agevolata al 5% sugli straordinari, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la penalizzazione fiscale delle ore in più e rendere più sostenibile la copertura dei turni.
Il punto politico: prevenzione come bandiera, innovazione come test
Il disegno è coerente: spingere sulla prevenzione (più diagnosi precoce, più screening, più percorsi) e mettere in sicurezza i reparti (organici e regole). Ma la scelta sui farmaci innovativi resta la vera cartina di tornasole: perché l’innovazione costa, ma anche non innovare costa. E spesso il conto arriva più tardi, quando si è già al pronto soccorso.