Passo indietro di Seul sul nucleare: riparte costruzione due nuove centrali

- di: Redazione
 
Le difficoltà che emergono ovunque in campo energetico stanno spingendo molti Paesi a riconsiderare le scelte del passato. Come sta accadendo nella Corea del Sud, una delle economie mondiali più dipendenti dai combustibili fossili, che ha deciso di tornare a puntare sull'energia nucleare, con il governo che ha annunciato che farà ripartire i lavori per la costruzione di due impianti nucleari e che, contestualmente, prolungherà la vita di quelli già in funzione.

Energia: passo indietro di Seul sul nucleare

La svolta, che peraltro era nell'aria, è arrivata con la comunicazione del ministero dell'Energia, secondo cui entro il 2030 il nucleare dovrà rappresentare almeno il 30% della produzione del Paese, quando il precedente ''scalino'' era stato fissato al 27%.
Per raggiungere l'obiettivo, Seul ha deciso di fare ripartire la costruzione di due nuovi reattori, nella centrale nucleare di Hanul, sulla costa orientale, bloccata dal 2017, quando l'allora presidente Moon Jae-in - che aveva nel suo programma elettorale il graduale disimpegno dal nucleare - è entrato in carica.

Una posizione oggi criticata dal successore di Moon, Yoon Suk Yeol, in carica da maggio. "A causa dell'eccessiva spinta all'eliminazione graduale del nucleare, la migliore tecnologia del nostro mondo è stata devastata", ha detto Yoon in un post su Facebook a febbraio prima delle elezioni.
Il ministero dell'Energia, che ha reso noto che ora si sta lavorando per individuare le migliori tecnologie per trattare i rifiuti radioattivi, ha affermato che il Paese lavorerà ancora per eliminare gradualmente il carbone, mirando a ridurre le importazioni di combustibili fossili al 60% della fornitura totale di energia del Paese entro il 2030, rispetto all'81,8% nel 2021. Resta però non chiaro come il nuovo investimento per il nucleare andrà ad impattare degli sforzi verso le le energie rinnovabili.

"Il rapporto specifico tra diverse fonti di energia, come l'energia solare ed eolica (offshore), deve essere determinato per un risultato ottimale", ha affermato il ministero. "L'utilizzo di fonti di energia a zero emissioni di carbonio dovrebbe tenere conto delle circostanze tecnologiche". Insomma, l'obiettivo è quello di creare "mix energetico fattibile e ragionevole".
Nella Corea del Sud, l'energia nucleare è stata a lungo un grande affare. Il Paese, privo di risorse naturali, deve importare energia. Le sue 25 centrali nucleari forniscono circa un terzo del fabbisogno di elettricità del Paese.
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